Testimonianze
Leggi le esperienze dei genitori che hanno trasformato le loro famiglie grazie all’approccio Montessoriano

Una nuova prospettiva per affrontare i limiti e le difficoltà di essere genitori.

Avevo bisogno di una professionista che mi potesse illuminare la strada per migliorarmi come mamma. Nella Scuola Genitori secondo l’approccio montessoriano di Daniela Scandurra ho condiviso con altri genitori nuovi valori riguardo alla genitorialità. Grazie a questo percorso riesco ad applicare il Montessori nella realtà concreta della mia famiglia.
Sono Francesca mamma di una bimba di quasi 3 anni e lavoro nel marketing, mi interesso di gravidanza e parto fisiologico, allattamento, educazione rispettosa, salute naturale.
Mi sono appassionata alla pedagogia Montessori fin da quando mia figlia aveva 8 mesi e via via che studiavo mi sono ritrovata con il bisogno di qualcuno che illuminasse quanto avevo imparato fino a quel momento, con una prospettiva che tenesse conto dei limiti e delle difficoltà concrete dei genitori.
Nella Scuola Genitori secondo l’approccio montessoriano ho trovato un luogo di scambio in cui poter parlare delle mie esperienze senza giudizio, in un ambiente in cui si condividono i valori di base riguardo alla genitorialità. Daniela, grazie alla sua esperienza e preparazione, é in grado di creare il terreno fertile per i genitori in modo che possano trovare le soluzioni più congeniali alla propria famiglia.
Grazie a questo percorso riesco ad applicare il Montessori nella realtà concreta della mia famiglia. Gestisco, inoltre, le situazioni critiche con lucidità e con un toolkit mentale flessibile e pronto all’uso, grazie alla preparazione fatta con Daniela.
Sono molto soddisfatta, lo consiglio vivamente a tutti i genitori in cerca di un luogo di scambio costruttivo sulla genitorialità.
Una strada per essere la mamma che sentivo di voler essere

Fin dall’inizio della gravidanza sentivo il bisogno di informarmi e conoscere, per affrontare con maggior serenità il nuovo compito a cui andavo incontro. Ho, così, scoperto la SCUOLA GENITORI SECONDO L’APPROCCIO MONTESSORIANO dove ho trovato quello che cercavo: non un approccio pedagogico rivolto a mia figlia, ma una rivoluzione del mio essere genitore e adulto al suo fianco, per sostenerla nel suo percorso di crescita. La SCUOLA GENITORI mi ha permesso di trovare le risposte ai perché di molti suoi comportamenti e reazioni, sia positive che negative e mi ha aiutata a conoscermi meglio, a capire dove la stanchezza e le difficoltà mi fanno faticare di più ad aprirmi a mia figlia, nei suoi momenti di difficoltà, invece che rinchiudermi nei miei automatismi.
Sono Livia, archeologa e illustratrice, mamma di Agata, nata nel 2016.
Fin dall’inizio della gravidanza ho iniziato a sentire la necessità di trovare una via per essere la madre che sentivo di voler essere. Per il mio tipo di carattere provavo il bisogno di leggere, informarmi e conoscere per affrontare con maggior serenità il nuovo compito a cui andavo incontro. Sapevo anche di avere un’idea in mente di ciò che avrei voluto essere, solo che non sapevo ancora darle un nome. Chiesi consiglio, cercando di spiegare quello che sentivo e mi venne consigliato un libro, per il primo anno di vita, di Grazia Honegger Fresco.
Una rivelazione.
Da qui il bisogno di continuare sulla strada tracciata dall’approccio montessoriano e la scoperta della SCUOLA GENITORI SECONDO L’APPROCCIO MONTESSORIANO.
Ho trovato quello che cercavo: non un approccio pedagogico rivolto a mia figlia ma una rivoluzione del mio essere genitore e adulto a fianco di mia figlia, a sostenerla: il lavoro partiva da me. Un cambio totale di prospettiva che può sembrare più difficile (ed a volte lo è!) ma che da subito ha messo al centro mia figlia in tutta la sua dignità, potenzialità e forza di essere umano in crescita. Non un essere da riempire di nozioni, regole e conoscenze ma un essere umano completo che merita di essere compreso a pieno ed aiutato a sviluppare ciò che già ha in sé.
Che soddisfazione sentire di darle tutto il rispetto che merita, il poter vedere le sue capacità già presenti che, con l’aiuto dell’osservazione e nel “farle fare da sola” si dispiegano e sbocciano con naturalezza.
I primi due livelli del corso mi hanno fornito uno strumento potentissimo per comprenderla e capirla: la conoscenza dello sviluppo del cervello nei bambini e come questo influisca sui suoi comportamenti ed emozioni.
Queste conoscenze aprono gli occhi sul suo agire nel mondo e alle diverse esperienze, danno delle risposte ai perché di molti comportamenti e reazioni, sia positive che negative. A noi genitori il compito di tenere tutto ciò sempre a mente e di fermarci a ragionare per comprenderle ed agire di conseguenza, nel modo migliore per i nostri figli. Molte volte ho applicato quanto imparato e queste reazioni le abbiamo incanalate in soluzioni positive.
La sua crescita fa sì che nulla sia dato per assodato: le sfide sono via via diverse o da ridiscutere, ma la conoscenza dei meccanismi alla base permette di pensare a soluzioni che rispettino tutti e siano occasioni di crescita, serenità e di costruzione di un bagaglio di competenze emotive per il suo futuro.
Certo, il lavoro è enorme: una continua osservazione per capire le sue necessità del momento, continuare a ripetermi quello che io, come genitore, posso fare (o non fare!), un continuo esercizio di forza di volontà per non ricadere in abitudini acquisite e sedimentate dalla mia vita precedente ad Agata, specialmente nei periodi in cui le sue reazioni difficili da gestire si fanno più frequenti. In particolar modo quando anche io attraverso momenti più faticosi a livello di stress, vita frenetica, ansie e preoccupazioni che mettono in serio pericolo la mia capacità di restare concentrata sul cambiamento e sulla via che sto cercando di seguire.
E qui mi è venuto in aiuto il terzo livello: un taglio ancor più di confronto con Daniela e le altre mamme, un’analisi più puntuale dei nodi che ciascuna di noi affronta più frequentemente e sulle nostre reazioni in queste situazioni.
Per conoscerci meglio, capire dove la stanchezza e le difficoltà ci fanno faticare di più ad aprirci ai nostri figli, nei loro momenti di difficoltà, invece che richiuderci nei nostri automatismi più profondi (che per prima non desidero avere).
Strumenti per contrastarli e cambiarli per migliorare anche noi, perché anche il nostro, di cervello, è plastico. E mentre cerchiamo di migliorarci per andare incontro ai nostri figli stiamo facendo del bene anche a noi stessi.
Un nuovo punto di vista

Eravamo consapevoli che non sempre avevamo le competenze e l’esperienza per affrontare in modo adeguato alcuni momenti della nostra vita genitoriale. E’ successo prima con Cloe e recentemente con la nascita della nostra seconda figlia, Cecilia. Questo evento in particolare ci ha posto davanti alla necessità e volontà di gestire un momento di cambiamento molto delicato per tutta la famiglia, con un focus particolare per Cloe, la primogenita. Ci sentivamo impotenti e disarmati non sapendo come affrontare al meglio un periodo di crisi. Abbiamo subito pensato a Daniela e alla sua smisurata competenza in materia e abbiamo attivato un percorso di consulenza dedicata. Avevamo già frequentato la Scuola Genitori Montessori subito dopo la nascita di Cloe e ci era stato subito evidente che la sfida dell’essere genitori non è per nulla banale e richiede molto impegno nella crescita personale.
Siamo Walter e Giulia, genitori di due bambine di quattro anni e mezzo e quattro mesi.
Durante il percorso di consulenza Daniela ci ha ascoltati e compresi, ci ha “spiazzati” facendoci vedere le cose da un altro punto di vista, per noi molto arricchente. Volta dopo volta ci ha fornito molti “perché” e ha ragionato assieme a noi su possibili strategie per poter affrontare in modo costruttivo situazioni che sino a quel momento noi non eravamo stati in grado di gestire così proficuamente.
Con pazienza e attenzione abbiamo messo in pratica gli insegnamenti, costruendo una relazione diversa con Cloe che ha portato nell’immediato ad una nuova comunicazione (più costruttiva e generativa) e più rassicurante per lei che, in particolare, vive un momento unico nella vita. Ascoltare da Daniela il pensiero di Maria Montessori e comprendere con lei come poterlo applicare nella nostra vita di tutti i giorni è stato illuminante, ma ci ha anche posto davanti alla inevitabile necessità di metterci una volta in più in discussione a livello personale.
La strada non è terminata chiaramente.
Noi ora sappiamo gestire meglio i momenti di crisi e rabbia di Cloe e sicuramente abbiamo strumenti in più per comprendere prima di tutto le dinamiche e poi affrontarle in modo adeguato, ma siamo consapevoli che il percorso è lungo e affascinante perché ogni momento ed età ha le sue peculiarità…ma per fortuna quest’autunno ricomincia la Scuola Genitori!