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Testimonianze

Leggi le esperienze dei genitori che hanno trasformato le loro famiglie grazie all’approccio Montessoriano

Siamo diventati genitori più osservatori e meno impulsivi

Quando Caterina aveva un anno e mezzo, abbiamo scoperto l’esistenza della Scuola Genitori secondo l’approccio montessoriano di Daniela. e abbiamo deciso di fare un investimento per il futuro partecipando al corso rivolto a genitori con bambini da 0 a 3 anni, in coppia. Col senno di poi per noi è stata una scelta vincente.

Siamo Silvia e Fabio, genitori di Caterina (3 anni e mezzo), Federica (16 mesi), e in attesa di un fratellino per il 2021.

Siamo entrambi laureati in Fisica e prima di diventare genitori non sapevamo granchè di Maria Montessori. La prima pulce nell’orecchio è arrivata un po’ prima della nascita di Caterina: due cugini ci avevano parlato del “lettino Montessoriano” che avevano costruito per la loro bimba, e all’epoca siamo rimasti molto incuriositi da questo approccio “a misura di bambino”. Da qui ci si è aperto un mondo, Caterina è nata, e noi ci siamo sperimentati genitori per la prima volta con tanti spunti “montessoriani” presi qua e là.

Ben presto però ci siamo resi conto di avere bisogno di una formazione di base che non fosse la semplice lettura di post su un blog e neanche di libri e saggistica. Eravamo un po’ perplessi dalla crescente attenzione commerciale rivolta ai cosiddetti “giocattoli montessoriani” (che ci sembravano solo costosi e in un certo senso “elitari”), ma ci rimaneva la voglia di capirne di più, e quando Caterina aveva un anno e mezzo abbiamo scoperto l’esistenza della Scuola Genitori secondo l’approccio montessoriano di Daniela. 

Una bella chiacchierata con Marta (una mamma che seguiva già da due anni la scuola) ci ha convinti a iscriverci, e abbiamo deciso di fare un investimento per il futuro partecipando al corso rivolto a genitori con bambini da 0 a 3 anni, in coppia. Col senno di poi per noi è stata una scelta vincente, tanto che l’anno successivo ci siamo iscritti al II livello e quest’anno partecipiamo al corso 3-6 anni (sempre in due!).

La Scuola Genitori secondo l’approccio montessoriano ci ha sorpreso molto positivamente: oltre agli illuminanti contenuti di Daniela, c’è stato un bellissimo confronto di esperienze tra genitori; abbiamo condiviso le difficoltà quotidiane e abbiamo preso spunto gli uni dagli altri per affrontare meglio le sfide dell’educazione dei nostri bimbi. E’ stato sorprendente ritrovare il nostro vissuto nei racconti di altri genitori, sentire che i nostri bambini spesso si comportavano allo stesso modo e scoprire tanti modi creativi di affrontare i problemi.

In un certo senso si è realizzato quello che Daniela ci aveva preannunciato: visto che nella nostra società non ci sono molti momenti di scambio tra genitori (spesso lo si fa informalmente al parco o di fretta quando si prendono i bimbi a scuola), frequentare una Scuola in cui potersi dedicare del tempo (gli incontri di due ore) e avere un lungo periodo per la riflessione e la messa in pratica a casa (c’è circa un mese di distanza tra un incontro e l’altro) è una strategia che funziona!

In più noi abbiamo avuto la fortuna di condividere gli stessi spunti all’interno della nostra coppia, senza “dover riportare all’altro” o “dover convincere l’altro” a cambiare approccio.. e questo ci aiuta tuttora ad avere una visione comune su come vogliamo comportarci con le nostre bimbe, senza dover litigare per un metodo educativo o un altro.

Che risultati abbiamo ottenuto? La risposta non ce l’abbiamo di certo adesso, magari ce la daranno le nostre figlie una volta cresciute… di certo noi siamo diventati più osservatori e meno impulsivi nei loro confronti, più vicini ai loro veri bisogni e più consapevoli che siamo imperfetti, ma sulla via del miglioramento. Cresciamo ogni giorno come genitori proprio come loro crescono come bambine.

E forse c’è anche una consapevolezza in più: l’approccio montessoriano non aiuta solo i bambini, ma fa crescere noi genitori come persone, ci spinge a un continuo confronto con noi stessi per la persona che siamo (e non solo nel nostro ruolo di genitore).

E’ una gran fatica, ma a noi sembra che ne valga la pena!

Silvia Cerani e Fabio Turri

Un risultato sorprendente e inaspettato

Il primo incontro di SCUOLA GENITORI ci ha rivelato che ad aspettarci c’era molto di più. Innanzitutto ci ha sorpresi Maria Montessori. E ci ha colpiti l’intensità con cui le informazioni che ricevevamo arrivavano in profondità. Nel tempo ci siamo resi conto che il nostro sguardo rivolto verso Maria iniziava a trasformarsi. Questo è stato dal nostro punto di vista un risultato sorprendente e inaspettato che ha reso, per noi, unico l’inizio di questo cammino.

Abbiamo iniziato il nostro percorso con Daniela Scandurra circa un anno fa, frequentando il primo livello (corso 0-3 anni) della Scuola Genitori secondo l’approccio montessoriano.

Abbiamo seguito gli incontri tutti insieme: Gianluca (il mio compagno), io (Sara) e la piccola Maria che all’epoca non aveva ancora un anno. Il fatto di poter partecipare agli incontri come famiglia è stato molto importante perché ci ha permesso di elaborare insieme i contenuti, sostenendoci reciprocamente e condividendo punti di vista diversi.

La nostra storia di genitori ha avuto un inizio inaspettato.

La gravidanza a lungo desiderata si è conclusa 3 mesi prima del termine con la nascita prematura di Maria. E’ seguita una lunga degenza in terapia intensiva e un primo periodo a casa segnati fortemente dalla medicalizzazione.

L’incontro con Daniela e con la sua proposta è avvenuto ad una sua conferenza caldamente consigliataci da un’amica, che già da diversi anni frequentava la Scuola Genitori secondo l’approccio montessoriano. Abbiamo subito pensato che questo approccio potesse essere utile

per la nostra bambina e aiutarci a starle accanto nella fase di “recupero”.

Il primo incontro ci ha rivelato che ad aspettarci c’era molto di più.

Innanzitutto ci ha sorpresi Maria Montessori.

Quello che fino ad allora ci era arrivato non dava contezza del suo lavoro rigoroso e scientifico e al tempo stesso visionario e poetico.

Ci ha colpiti l’intensità con cui le informazioni che ricevevamo arrivavano in profondità interrogandoci non solo sul nostro presente di genitori, ma anche sul nostro passato di figli e sul nostro futuro di individui consapevoli. E mentre ci spingevamo con l’osservazione dentro di noi ci

siamo resi conto che il nostro sguardo rivolto verso Maria iniziava a trasformarsi.

Per mesi avevamo guardato nostra figlia con una certa apprensione attraverso i filtri di parametri clinici, tabelle di crescita, statistiche, risposte a stimoli e aspettative. Quello che ora stavamo operando con Daniela e il gruppo di genitori era una sorta di “pulizia”, che dura tuttora. E mentre

iniziavamo a liberare la vista da sovrastrutture, pregiudizi e incrostazioni, improvvisamente abbiamo iniziato a vedere Maria e a fare spazio perché il suo “mistero” potesse manifestarsi liberamente.

Questo è stato dal nostro punto di vista un risultato sorprendente e inaspettato che ha reso per noi unico l’inizio di questo cammino. Siamo molto grati dell’opportunità di frequentare la Scuola Genitori secondo l’approccio montessoriano con Daniela Scandurra e non possiamo che consigliarla vivamente a tutti i genitori perché stiamo apprezzando il valore e l’universalità dell’approccio proposto da Maria Montessori.

Sara Schiavon e Gianluca Dossi

Uno stile di vita più consapevole e attento ai reali bisogni del mio bambino

Ho sempre cercato di essere una mamma più consapevole e intenzionale. Quando ho scoperto la Scuola Genitori secondo l’approccio montessoriano, mi sono incuriosita e mi sono subito iscritta! E’ stata preziosa sia la possibilità di trovare un confronto e un supporto nell’esperienza di altri genitori  sia l’opportunità di tradurre i principi teorici montessoriani in uno stile educativo più consapevole e attento ai reali bisogni del mio bambino

Sono Giulia, mamma di un bimbo meraviglioso che si chiama Lorenzo.

Sono una persona molto curiosa e non amo molto lasciare le cose al caso e all’improvvisazione.

Così, da quando è nato il mio bimbo ho iniziato ad appassionarmi ai temi dell’educazione, leggendo tanto e avvicinandomi all’approccio montessoriano per cercare di essere una mamma più consapevole e intenzionale.

Dopo poco ho scoperto la Scuola Genitori secondo l’approccio montessoriano , che mi ha incuriosita e mi sono subito iscritta!

Il percorso è stato per me molto bello e stimolante, soprattutto per i momenti di riflessione condivisa che i “compiti a casa” hanno saputo generare, grazie alla guida di Daniela.

Davvero preziosa è stata sia la possibilità di trovare un confronto e un supporto nell’esperienza di altri genitori, sia quella di attingere all’esperienza diretta di Daniela per passare dalla teoria alla pratica, tramutando i principi teorici che ho letto sui libri in un nuovo stile di vita più consapevole e attento ai reali bisogni del mio bambino.

Per questo mi sento di consigliare Daniela e la Scuola Genitori a tutte le neo-mamme e i neo-papà!

Giulia Spallanzani

Imparare ad osservare e interpretare i segnali sono le chiavi fondamentali per costruire una relazione serena con i nostri figli

Con la nascita della nostra primogenita, gli interrogativi sono stati da subito molti, da qui la decisione di iscriverci alla Scuola Genitori secondo l’approccio montessoriano. Sono molte le cose che ci portiamo via da questo percorso: maggiore serenità, più fiducia nei nostri mezzi e soprattutto in nostra figlia e nelle sue innate capacità. Grazie a tutto questo, il rapporto con Arianna è andato sempre migliorando.

Ciao a tutti!

Siamo Alex e Serena, due giovani genitori alle prese con Arianna, una vivacissima bimba di 15 mesi.

Con la nascita della nostra primogenita, gli interrogativi sono stati da subito molti, un po’ sicuramente per la naturale inesperienza ma anche (e soprattutto) per l’irrefrenabile desiderio di essere all’altezza del nostro nuovo compito.

Da qui la decisione di iscriverci alla Scuola Genitori secondo l’approccio montessoriano: grazie al confronto con la dottoressa Scandurra e con altre mamme e altri papà, abbiamo capito che seguire l’istinto di genitore e imparare ad osservare e interpretare i segnali del proprio bambino sono le chiavi fondamentali per costruire un rapporto familiare sereno e favorevole per la crescita dei nostri “cuccioli”.

Sono molte le cose che ci portiamo via da questo percorso: maggiore serenità, più fiducia nei nostri mezzi e soprattutto in nostra figlia e nelle sue innate capacità.

Grazie a tutto questo, il rapporto con Arianna è andato sempre migliorando, fino a raggiungere quegli equilibri che sono utili a noi per la gestione delle dinamiche quotidiane, ma anche a lei per lo sviluppo della sua individualità.

In conclusione, ci sentiamo di consigliare vivamente di frequentare questa Scuola Genitori, non ve ne pentirete!

Alex Depedri e Serena Bertoldo

Montessori, un metodo educativo migliore e più efficace

Da tempo, sentivo dentro di me il bisogno di svolgere il mio ruolo di mamma al meglio, trovando metodi migliori e più efficaci rispetto ai modelli educativi “classici”. Attraverso la Scuola Genitori secondo l’approccio montessoriano ho imparato a guardare con occhi diversi mia figlia, cercando di mettere alla base i suoi bisogni e mettendomi nei suoi panni per risolvere i problemi che generalmente sfociavano in situazioni tese e difficili. Mi auguro che sempre più genitori si avvicinino a questo mondo per poter crescere dei bambini felici.

Sono Luana, ho 24 anni e sono mamma a tempo pieno di Camilla (3 anni).

Proprio perché occuparmi di lei è la mia attività principale, da tempo, sentivo dentro di me il bisogno di farlo al meglio, trovando metodi migliori e più efficaci rispetto ai modelli educativi “classici”.

Ho sempre cercato di leggere ed informarmi, ma questo bisogno non veniva esaudito completamente.

A settembre, nei primi giorni di scuola materna, dove i dubbi erano maggiori, le insicurezze erano tantissime una mia amica mi gira il programma di Scuola Genitori secondo l’approccio montessoriano, proponendomi di fare questo percorso insieme.

Solo leggendo gli argomenti ho capito che poteva essere di enorme aiuto per affrontare questa fase di vita.

Senza pensarci due volte mi sono iscritta.

Questo bisogno di saperne di più, di migliorarsi è stato subito soddisfatto dal momento in cui si è iniziato a parlare con Daniela che, con un mare di conoscenze scientifiche e questo amore nei confronti del metodo Montessori, riesce a rassicurare qualsiasi genitore preoccupato.

Inoltre con semplicità offre esempi pratici e consigli utili per affrontare le difficoltà quotidiane.

Oltre a questi incontri che riempiono sempre il cuore di speranza di vedere un mondo migliore, una società in cui venga rispettata la vera essenza del bambino, viene offerta la consulenza pedagogica in cui si può confrontarsi con Daniela su tematiche personali.

Attraverso la Scuola Genitori secondo l’approccio montessoriano ho imparato a guardare con occhi diversi mia figlia, cercando di mettere alla base i suoi bisogni e mettendomi nei suoi panni per risolvere i problemi che generalmente sfociavano in situazioni tese e difficili.

Dopo questo primo percorso mi sento consapevole di chi è veramente Camilla e delle sue necessità, spero di riuscire sempre di più ad apprendere e approfondire questo stile di vita.

Mi auguro che sempre più genitori si avvicinino a questo mondo per poter crescere dei bambini felici.

Grazie di tutto

Luana Dalla Serra

Un’iniezione di fiducia nelle capacità di mia figlia

La Scuola Genitori mi ha “iniettato” tantissima fiducia nelle capacità di mia figlia. Ho imparato molto velocemente a osservarla e vederla come una piccola persona, quindi a rapportarmi a lei con grande rispetto e curiosità. Ne è scaturita una relazione che ancora ritengo stupefacente, che mai avrei immaginato possibile.

Un giorno, per caso, mi capitò fra le mani un volantino di un corso di massaggio infantile. Olivia aveva pochi mesi e io avevo scoperto la bellezza di essere madre e l’infinita gioia che mi provocava il poter trasmettere amore a mia figlia in ogni forma possibile. Chiamai il numero sul volantino e chiesi a Marta di riservarmi un posto. Il corso fu emozionante, coinvolgente e una vera scoperta di un approccio per me nuovo verso mia figlia.

Marta ci insegnò a chiedere ai nostri bambini il permesso prima di massaggiarli, a comprendere e rispettare la loro risposta, a “contenerli” in un abbraccio, ad ascoltarli nei loro bisogni espressi dai loro piccoli corpi, con un’intensità che non credevo possibile. Ho capito che il rispetto e la consapevolezza del proprio corpo esistono e si formano già nella primissima infanzia. Nessuno dei libri che avevo letto in gravidanza mi aveva dato questi spunti, nessuno mi aveva mai parlato di quanto intensa potesse essere la comunicazione con un neonato: fu una rivelazione.

Un giorno Marta ci lesse un passaggio di un libro scritto da Daniela Scandurra e citò la Scuola Genitori secondo l’approccio montessoriano, fondata e diretta proprio dall’autrice del libro.

Lessi il libro, lo trovai molto interessante, pratico e profondo al tempo stesso, un compendio di spunti che avevo voglia di approfondire.

Così attesi con curiosità l’inizio degli incontri della Scuola Genitori.

Mi aspettavo di trovare quegli spunti che Marta mi aveva trasmesso con il corso di massaggio infantile per continuare a coltivare quel flusso di comunicazione che si era creato così fortemente con mia figlia.

Trovai questo, altro e molto di più.

La Scuola Genitori, che continuo a frequentare, è una sorta di “alta formazione”, su basi scientifiche, per adulti. Adulti consapevoli che – oltre a riprendere contatto con il bambino che sono – devono continuare a crescere ed esercitare gli adulti che sono per una sempre migliore versione di se stessi.

La Scuola Genitori mi ha innanzitutto “iniettato” tantissima fiducia nelle capacità di mia figlia. Ho imparato molto velocemente a osservarla e vederla come una piccola persona, quindi a rapportarmi a lei con grande rispetto e curiosità. Ne è scaturita una relazione che ancora ritengo stupefacente, che mai avrei immaginato possibile con un essere così piccolo, bisognoso di cure, di amore, di attenzioni e di guida, ma già così forte, caratterizzato, predisposto all’ascolto e all’apprendimento.

La Scuola Genitori mi ha fatto capire l’importanza del saper attendere, del concepire il tempo senza il cronometro.

Un giorno la nonna mi disse: “tua figlia deve capire che i grandi hanno le loro esigenze e che non si può sempre fare quello che vogliono i bambini”. Quel giorno, in quel momento, mi sono invece sentita orgogliosa di aver ascoltato gli insegnamenti montessoriani che, oggi convalidati da numerosi studi di neuroscienze, provano che la percezione del tempo per il bambino è completamente diversa da quella dell’adulto e va quindi gestita diversamente. Sono stata fiera di aver applicato (o almeno di continuare a provare a farlo) un metodo educativo diverso in questo e in molti altri casi.

La Scuola Genitori insegna ad osservare, da angolature diverse, situazioni ed eventi della vita quotidiana. Fa riflettere sulle nostre azioni di adulti e di genitori. Scuote l’animo e lo rinvigorisce, ci ricorda e ci svela i nostri limiti e le nostre capacità di uomini e di donne prima ancora che di genitori.

Con la consapevolezza che essere genitori richiede un grande dispendio di energie, la Scuola Genitori ti aiuta a scegliere velocemente la reazione migliore nei momenti di “crisi” con il tuo bambino.

L’altra sera mi sono ritrovata a pensare come far smettere mia figlia dal saltare forsennatamente sul letto rischiando di rompersi la testa. Ho trovato la risposta pensando all’ultima “lezione” di Daniela: come intervengo e a quale parte del cervello di mia figlia mi rivolgo? Ho scelto un gesto amorevole e due parole semplici. Ha funzionato, ma il bello è che funziona praticamente sempre. E mentre scrivo mi commuovo perché tutto questo da sola non lo avrei mai fatto perché non appartiene alla mia storia educativa famigliare e non sarei mai riuscita da sola a trovare la forza e la convinzione che questo sia un approccio corretto e possibile. 

L’amore non basta in nessuna relazione, tanto meno in quella con un figlio. Questo sicuramente è un altro insegnamento che ho assimilato. Per essere genitori capaci di trasmettere non solo amore, ma anche sicurezza, rispetto, ordine, empatia, dobbiamo prenderci cura della nostra crescita personale ed esercitare costanza, pazienza, tenacia, autocontrollo, moderazione, inventiva, insomma: essere genitori implica un grande dispendio di energie ed è bello essere accompagnati in questo sforzo.

 Daniela Scandurra con la sua Scuola Genitori accompagna la nostra crescita di genitori e propone conoscenze su basi scientifiche che sono cruciali per un’educazione consapevole e favorevole allo sviluppo armonico dei nostri bambini.

Grazie Daniela, avanti tutta!

Veronica Grazioli

Il luogo del vero approfondimento

Ho sempre pensato che non ci si può improvvisare genitori. È stato quindi immediato per me mettermi alla ricerca di tutto ciò che poteva essermi d’aiuto a diventare una “brava mamma”.  Ma leggere e studiare non basta, dopo la nascita e passate le prime fasi di quasi mero accudimento, viene richiesto un enorme salto di qualità.  Il corso della Scuola Genitori secondo l’approccio montessoriano è stato per me il luogo del vero approfondimento, del confronto, dove una professionista dalla grandissima sensibilità ha saputo strutturare la visione montessoriana, calandola nella realtà del quotidiano e delle nostre case, rendendo fruibili, semplici e attuabili dei concetti che rischiavano di rimanere teoria.

Mi chiamo Lara e sono mamma di una bimba di due anni e mezzo.

La mia formazione è lontana dal mondo della pedagogia, essendomi laureata in architettura ed occupata di progettazione d’interni.

Ho sempre pensato che non ci si può improvvisare genitori, così come per ogni attività che si intraprende nella vita sia necessaria una formazione, un approfondimento e strumenti adeguati. A questa considerazione si aggiungeva una naturale curiosità e propensione al miglioramento personale, per “andare oltre” e diventare ogni giorno un pochino migliore.

È stato quindi immediato per me mettermi alla ricerca di tutto ciò che poteva essermi d’aiuto a diventare una brava mamma.

Ma che cosa significava “diventare una brava mamma”?

Per me innanzi tutto informarmi, studiare, sapere a cosa sarei andata incontro e cosa pensavano i grandi pedagogisti. Naturalmente non avevo tempo e possibilità di affrontare una formazione universitaria, ma approfondii la visione montessoriana, che sentivo più rispondente alla mia sensibilità, leggendo tutto quello che potevo. Ma il mondo del bambino è un vero universo parallelo, il ruolo delicatissimo ed importantissimo, i miei strumenti veramente limitati. Leggere e studiare non basta, dopo la nascita e passate le prime fasi di quasi mero accudimento, quando l’interazione diventa più articolata, e l’espressione di se’ più significativa, viene richiesto un enorme salto di qualità.

I limiti e i dubbi quando ci si cimenta sul campo diventano pressanti e mille domande sorgono imperiose a chiedere confronto e risposte.

In questo senso il corso della Scuola Genitori secondo l’approccio montessoriano è stato per me il luogo del vero approfondimento, del confronto, dove una professionista dalla grandissima sensibilità ha saputo strutturare la visione montessoriana, calandola nella realtà del quotidiano e delle nostre case, rendendo fruibili, semplici e attuabili dei concetti che rischiavano di rimanere teoria.

Non è un corso, è un percorso e Daniela una guida capace.

Il discorso è ampio, essere genitore richiede un lavoro su se stessi che investe tutta la vita e soprattutto quella passata, quel pezzo di vita in cui siamo stati figli noi, mettersi in discussione e in osservazione di noi stessi e di chi abbiamo di fronte e di cui abbiamo tale grande responsabilità, accompagnare anziché interferire, mutuare conoscenza e sensibilità: più facile a dirsi che a farsi.

Ma una volta trovate le giuste chiavi di lettura però l’avventura si rivela più entusiasmante dell’immaginato e si finisce per contemplare estasiati questo incredibile universo bambino.

Ecco, Scuola Genitori secondo l’approccio montessoriano offre chiavi di lettura, informazioni, strategie pratiche, confronto. Preziosi strumenti per procedere non senza fatica ma sicuramente con la giusta consapevolezza di ciò che essere genitori comporta.

Lara Ciatti

Una rivelazione

Abbiamo sentito la necessità di intraprendere un percorso di formazione per genitori; tanti erano i momenti in cui ci chiedevamo come comportarci con i figli. E’ stato così che ci siamo iscritti a due corsi base della SCUOLA GENITORI SECONDO L’APPROCCIO MONTESSORIANO. Il corso è stato una rivelazione, tutto ciò che abbiamo trovatoci ha decisamente aiutato nella gestione familiare.

Siamo una coppia di genitori di due bambini, di 4 e 2 anni.

Lo scorso anno abbiamo sentito la necessità di intraprendere un percorso di formazione per genitori; tanti erano i momenti in cui ci chiedevamo come comportarci con i figli, quali fossero gli atteggiamenti adeguati da tenere con due piccoli e a volte avevamo idee diverse tra noi e non riuscivamo a comprenderci.

Cercavamo una ricetta, una strategia, un’illuminazione!

E’ stato così che ci siamo iscritti a due corsi base della SCUOLA GENITORI SECONDO L’APPROCCIO MONTESSORIANO.

Alessandro ha frequentato il percorso per genitori con bambini da 0-3 ed io  il 3-6.

Il corso è stato una rivelazione, nessuna risposta preconfezionata o ricetta magica, ma tantissime conoscenze, e spazi di riflessione sempre basati su esempi pratici che ci hanno decisamente aiutato nella gestione familiare.

Dopo ogni incontro è sempre nato il desiderio di confrontarci e di riportare l’uno all’altro nuove riflessioni.

Un’ ulteriore opportunità sono state anche le consulenze private con Daniela, all’interno delle quali si riescono ad esaminare tematiche personali in maniera profonda.

Siamo rimasti soddisfatti tanto che quest’anno io ho proseguito per frequentare il secondo livello della SCUOLA GENITORI.

Daniela Gatti e Alessandro Vaccari

Ciò che ho ricevuto è andato ben oltre le mie aspettative

Quando mio figlio ha iniziato a muovere i primi passi verso l’autonomia  mi sono resa conto che era tutto molto diverso da quello che mi ero immaginata. Avevo bisogno che qualcuno mi aiutasse a capire “con quali occhi potevo guardare mio figlio”. Ciò che ho ricevuto dalla SCUOLA GENITORI è andato ben oltre le mie aspettative. Ho trovato gli strumenti per capire i reali bisogni di mio figlio e il perché di molti dei suoi comportamenti: grazie a ciò sono riuscita spesso ad evitare situazioni spiacevoli e frustranti per entrambi.

Mi chiamo Donatella, sono mamma di Elia (attualmente di due anni) e per mia scelta mi occupo di lui a tempo pieno.

Quando mio figlio ha iniziato a muovere i primi passi verso l’autonomia, afferrando oggetti, gattonando, poi camminando e parlando, mi sono resa conto che era tutto molto diverso da quello che mi ero immaginata.

Avendo ricevuto un’educazione molto rigida, in cui erano d’obbligo la compostezza e la subordinazione all’adulto, mi sentivo molto in difficoltà e avevo bisogno che qualcuno mi aiutasse a capire “con quali occhi potevo guardare mio figlio”. L’idea che fosse un “piccolo tiranno” da “raddrizzare” non mi piaceva affatto ma era davvero dura liberarsi dai preconcetti assorbiti durante l’infanzia.

Quasi provvidenzialmente ho letto un volantino della SCUOLA GENITORI SECONDO L’APPROCCIO MONTESSORIANO che descriveva perfettamente la mia situazione di mamma in “lotta” quotidiana con il proprio figlio. Non ho esitato e mi sono immediatamente iscritta agli incontri e ciò che ho ricevuto è andato ben oltre le mie aspettative.

Per prima cosa la Scuola mi ha dato gli strumenti per capire i reali bisogni di mio figlio e il perché di molti dei suoi comportamenti: grazie a ciò sono riuscita spesso ad evitare situazioni spiacevoli e frustranti per entrambi.

Ad ogni lezione il rapporto con mio figlio migliorava, accresceva in me la fiducia in lui, nelle sue competenze e nelle mie come madre. Le lezioni inoltre mi hanno aiutato a non scordarmi di una cosa che sentivo profondamente nel mio cuore ma a cui prima non avevo dato la giusta importanza: il bambino è un “essere spirituale” e questo aspetto va rispettato e nutrito nel quotidiano. Il bambino non è un tiranno, in lui risiedono Amore, Giustizia, Rispetto, Empatia e altri tra i valori più elevati a livello embrionale: sono semi che hanno bisogno di cure e protezione per crescere, altrimenti rischiano di non attecchire. Ogni bambino ha un bagaglio del tutto personale di competenze, valori, doni, inizialmente inespressi, che sono perfetti così come sono. Non c’è bisogno di aggiungere nulla al bagaglio che il bambino porta con sè alla nascita, non sono necessarie correzioni bensì sono di vitale importanza le cure e la protezione affinché nulla che vada contro la natura del bambino possa estirpare questi semi desiderosi di germogliare.

Il bambino richiede Amore, contatto, rispetto dei suoi tempi, possibilità di esprimersi. Inoltre io credo sia di vitale importanza lo sguardo della madre o di chi si occupa di lui, uno sguardo che deve essere consapevole e fiducioso delle competenze e delle potenzialità del bambino.

Ecco che guardare con questi occhi i propri bambini rende preziosa la loro presenza (anche come risorsa per la nostra crescita personale) e allo stesso tempo nobilita e valorizza il ruolo del genitore.

È di così fondamentale importanza per le famiglie e per la società comprendere i veri bisogni dei bambini e le loro risorse che consiglierei questo corso non solo ai genitori ma a chiunque si trovi ad accudire un bambino

.Ora il mio percorso alla Scuola Genitori secondo l’approccio montessoriano  prosegue con il secondo livello e sono felice di poter apprendere sempre più in profondità strategie per coltivare un rapporto sereno con mio figlio ed in particolare di continuare un lungo lavoro su me stessa per essere una mamma fiduciosa e libera da preconcetti.

Donatella Tagliatti

Montessori, non un metodo ma uno stile di vita!

Da tempo sentivo il bisogno di trovare spunti per un’educazione non autoritaria. Così ho trovato il corso giusto, SCUOLA GENITORI SECONDO L’APPROCCIO MONTESSORIANO, ho seguito le “lezioni” e preso spunti e appunti. Sono soddisfatto e molto contento del corso fatto perché mi ha fornito ragioni scientifiche (e non sentimentali) sull’importanza e la necessità di mettersi “nei panni” del bambino, non per permettergli tutto e viziarlo, ma per rispondere adeguatamente ai suoi bisogni di crescita.

Mi chiamo Mirko Ghiggeri,

sono un papà a tempo pieno, cieco parziale, di 2 bimbi, Antonio di 3 anni e Simone di 1.

Da tempo sentivo il bisogno di trovare spunti per un’educazione non autoritaria, come quella che avevo ricevuto, che mettesse al centro i bisogni dei miei figli, affinchè si sentissero costantemente ascoltati, supportati (non sopportati!) e intelligentemente guidati.

Leggendo qualche libro e alcuni articoli con mia moglie abbiamo intuito che lo STILE MONTESSORI – non chiamatelo METODO! – poteva avvicinarsi, o meglio, soddisfare appieno le nostre esigenze: così ho trovato il corso giusto, “SCUOLA GENITORI SECONDO L’APPROCCIO MONTESSORIANO”, ho seguito le “lezioni” e preso spunti e appunti.

Riassumo in poche parole le competenze che il corso mi ha permesso di acquisire attraverso questa consapevolezza che si è radicata dentro di me: ”Presta attenzione a discernere con esattezza quali sono gli atteggiamenti che ti puoi aspettare da un bimbo, a cui non pensavi, da quelli che invece pretendevi di aspettarti e invece non sono ancora richiedibili”.

Tra i tanti aspetti della mia vita di relazione con i miei figli che l’approccio montessoriano è stato in grado di modificare e migliorare ce ne sono due in particolare che ho piacere di condividere:

  •  Credevo che per un bambino di un anno che è appena riuscito a mettersi in piedi, dondolante e insicuro, fosse prematuro nonché dannoso cercare di sollevare e trasportare oggetti ingombranti e pesanti. Grazie a questo corso ho scoperto che esiste una fase che Maria Montessori chiama “di massimo sforzo”, durante la quale il bambino sente la necessità di mettere alla prova la sua forza fisica, spostando oggetti pesanti. Nel caso di mio figlio si trattava di un sacco di patate di circa 2 Kg! Ho capito che continuare a intervenire invece che incoraggiare avrebbe significato per il mio bambino “tarpargli le ali”. Se non siamo noi per primi a riporre fiducia nei nostri figli perché dovrebbero averne loro in se stessi?
  • Credevo che parlare descrivendo ciò che si fa fosse superfluo per un bambino, invece ho scoperto che nei primi anni di vita le sue connessioni neurali sono in crescita vertiginosa ogni giorno e che avere la possibilità di essere immerso in un “bagno di parole” – dalla descrizione del cibo che mangiamo alla narrazione di gesti quotidiani come la pulizia, il fare la spesa, ecc – rappresenta un’esperienza importante per lo sviluppo del linguaggio nel bambino.
  • Un’altra consapevolezza maturata durante il percorso riguarda il “tempo” dei bambini. Un tempo dilatato, rarefatto. Un tempo di cui, da adulto, ho ben chiaro il senso, il significato. Ma per un bambino non funziona nello stesso modo. Questo mi ha aiutato a comprendere, per esempio, che non posso pretendere che mio figlio rimanga seduto a tavola per tutto il tempo che mi aspetto. Devo fare lo sforzo di capire il suo livello di sviluppo e le sue reali capacità in “quel” particolare momento.

La consapevolezza che i bambini “funzionano” diversamente da noi adulti ha trasformato profondamente la relazione con i miei figli. E’ stato come apprendere una nuova lingua: il bambinese!

Sono soddisfatto e molto contento del corso fatto perché mi ha fornito ragioni scientifiche (e non sentimentali) sull’importanza e la necessità di mettersi “nei panni” del bambino, non per permettergli tutto e viziarlo, ma per rispondere adeguatamente ai suoi bisogni di crescita.

Tutto questo si è rivelato un’opportunità di crescita importante anche per me!

Montessori, non un metodo ma uno stile di vita!

Mirko Ghiggeri

Cosa dicono i genitori del mio metodo

Consulenza e formazione per genitori secondo il metodo Montessori.

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