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E’ SUFFICIENTE LA SCUOLA PER LIBERARE IL POTENZIALE DEI TUOI FIGLI?

È una domanda che mi sono posta a partire dal mio essere mamma, in modo particolare dopo aver “incrociato” Montessori sul mio cammino di vita personale e professionale.

Da tempo si assiste a un acceso e rinnovato interesse nei confronti della pedagogia montessoriana; sono molti gli insegnanti alla ricerca di una diversa modalità educativa che riesca ad accogliere e affrontare le sfide che la società contemporanea pone alla scuola. Così come sono in notevole aumento i genitori che manifestano una nuova sensibilità verso i bisogni dei loro figli, tanto da essere convinti che a questi bisogni il modello montessoriano può sicuramente offrire risposte adeguate.

 

Così crescono le richieste di aperture di sezioni e classi a Metodo Montessori.

Di recente l’interesse si sta rivolgendo anche all’apertura di classi nella scuola media.

Una richiesta supportata da valide ragioni: il progetto montessoriano trova senso, infatti, solo in un’ottica di continuità.

 

Ha, però, dell’innaturale che questa continuità nello stile educativo sia tanto ricercata tra ordini e gradi diversi di scuola e non tra scuola e famiglia!

 

Mi spiego meglio…

 

Sono profondamente convinta che se consideriamo Montessori per quello che realmente è,  un progetto di Aiuto alla Vita, non possiamo delegare alla scuola l’educazione dei nostri figli. È inconcepibile che il bambino viva un gran numero di ore in un ambiente che rispetta la sua voglia di esplorare, di fare da solo, di scegliere liberamente, la sua capacità di autoeducarsi per poi relazionarsi, a casa, con adulti poco in ascolto delle sue vere necessità, che mettono in atto la pedagogia del non: “Non toccare”, “Non correre”, “Non piangere”, “Non sei capace, faccio io”.

 

Beh,

se è questa la situazione in cui ci troviamo forse stiamo dimenticando che

 

la famiglia è per i nostri bambini il luogo primario di crescita e di sviluppo.

 

La loro crescita è garantita dagli adulti “sufficientemente buoni” con cui si relazionano e tra questi mamma e papà hanno un peso decisivo. I genitori hanno un compito, ma soprattutto una responsabilità formativa di cui, a mio parere, devono riappropriarsi e che sicuramente nel tempo andrà condivisa con gli educatori e gli insegnanti che si prenderanno cura dei loro figli.

Non possiamo dare per scontato, o ancora peggio, avere la pretesa che siano le istituzioni educative e scolastiche ad assumersi da sole il compito educativo di far crescere bene i nostri figli. E questo vale, ovviamente, anche nel caso in cui i nostri figli frequentano una realtà montessoriana.

Sempre più bambini arrivano alla scuola dell’infanzia poco autonomi:

  • sull’alimentazione – si nutrono ancora dal biberon, hanno bisogno di essere imboccati o forse mangiano da soli, ma sono abituati a farlo davanti alla TV!
  • sulle abitudini igieniche – a tre anni compiuti portano ancora il pannolino!
  • sul sonno – si addormentano cullati nel passeggino.

Una serie di abitudini che spingono spesso mamma e papà a rivolgere richieste insostenibili alla scuola: “Per favore, vi chiediamo di usare la stessa modalità!”.

Anche alla primaria i bambini sembrano essere spesso in cerca di aiuto, riluttanti ad agire da soli, a prendere l’iniziativa: non sanno usare un coltello, né andare in bagno autonomamente, o addirittura allacciarsi il giaccone.

 

Se un bambino non ha conquistato e consolidato le autonomie di base, questa carenza avrà ripercussioni sulla sua autostima, sulle relazioni con i compagni e persino sul rendimento scolastico!

 

Alice Diamond, scienziata e specialista internazionale dello sviluppo delle competenze esecutive, sostiene che per aiutare i bambini ad acquisire le conoscenze scolastiche non serve “focalizzarsi” sul loro insegnamento, ma è necessario facilitare lo sviluppo di tutte quelle abilità – capacità di controllarsi, di fare da solo, di prestare attenzione, di individuare l’errore e trovare una soluzione per correggerlo, etc. – che permetteranno in seguito ai bambini di conquistarle efficacemente! Addirittura, cementare queste funzioni è più importante che insegnare loro le lettere e i numeri!

 

Sia chiaro: non mi sto schierando a favore di una e a scapito dell’altra. Sono profondamente convinta che bisogna recuperare un’alleanza tra scuola e famiglia che si fondi sul benessere dei nostri bambini per offrirgli insieme il meglio, le risposte più adeguate, senza scivolare in  rigidità e difese a spada tratta, né da una parte né dall’altra.

 

Ciò su cui vorrei focalizzare l’attenzione è piuttosto la necessità di una formazione continua dei genitori.

L’invito all’autoeducazione che Maria Montessori rivolge all’adulto non riguarda solo l’insegnante.

 

Uno dei grandi equivoci che si è creato intorno al modello montessoriano è la falsa credenza secondo cui Montessori è un progetto didattico che si risolve entro le mura della scuola, che tocca il bambino e l’adulto solo in quello spazio/tempo.

Niente di più sbagliato!

 

“L’educazione moderna, che osserva il bambino assai prima di arrischiarsi a volerlo educare, deve finalmente penetrare anche nella famiglia e crearvi, oltre che un nuovo bambino, nuovi padri e nuove madri”.

(Maria Montessori)

 

Durante i primi anni di vita tutto l’ambiente viene assorbito dalla psiche dei bambini che accolgono tutto in sé, senza filtri, assorbendo in modo acritico. Nel bene e nel male!

Le recenti scoperte neuroscientifiche confermano come l’interazione precoce del bambino con gli altri, soprattutto i familiari, abbia una profonda influenza a livello neurale su ciò che diventerà, su ciò che sarà in grado di fare e su come reagirà al mondo circostante. Sono queste prime esperienze, insieme all’eredità genetica, a fornire la base per la formazione del cervello umano.

 

Pesano “sui genitori due immense responsabilità: essi rappresentano, rispetto ai bambini (…), una potenza e insieme un’autorità senza confronti; e per di più, assunta questa posizione, essi hanno l’obbligo di essere continuamente in funzione di esempio”.

(Maria Montessori)

 

Ciò che i bambini vivono nei primi anni dell’infanzia determina la formazione della loro personalità. E’ in questo periodo della vita che si formano tutti gli schemi comportamentali, e l’atteggiamento dei genitori risulta essere un fattore determinante!

Dall’infanzia ci si passa solo una volta. Quello che i nostri bambini pensano, provano, sperimentano e vivono in questa prima fase è l’unico e fondamentale indicatore di ciò che sarà il resto della loro vita.

 

“Ciò che avviene nell’infanzia” diceva Maria Montessori “rimane stampato nell’anima umana”.

 

Così, quando il bambino arriva a scuola ha già strutturato, nelle sue relazioni familiari, una personalità, un carattere.

 

L’ambiente della prima infanzia ha influenza determinante sulle esperienze successive, sul modo di affrontare e sentire la vita”.

(Grazia Honegger Fresco)

 

Siamo consapevoli, come genitori, di quale impegno e carico di responsabilità siamo investiti?

 

Pensiamo davvero che sia sufficiente la scuola per liberare il potenziale umano?

Anche nel caso in cui si tratti di una scuola che adotta un modello straordinariamente rispondente ai bisogni e agli interessi dei bambini come quello montessoriano?

 

Io una risposta me la sono data!

Come mamma (di una bambina che frequenta una classe Montessori) e come professionista mi sono detta che la scuola non basta!

Perciò:

da mamma, mi sforzo quotidianamente di riconsiderare i miei modelli interni e le mie credenze per seguire lei, la mia bambina e lasciare che si riveli per quello che veramente è!

Non è facile.

Essere genitori, se da un lato ci offre un percorso potente di crescita e di riflessione personale, dall’altro ci ricorda quotidianamente la nostra assoluta umanità. Ci mette di fronte alla nostra limitata capacità di entrare in relazione e costruire intimità.

Mi fa da guida, però, una consapevolezza: non posso chiedere a mia figlia di sviluppare ciò che è, di esprimersi nella sua unicità individuale se non sono prima io a modificare il mio atteggiamento, a “depurarmi” da tutti i miei pregiudizi sull’educazione, per mettermi in ascolto autentico dei suoi veri bisogni.

E qui Montessori docet!

 

Come professionista, in modo particolare nel 2016, ho reso concreta una mia intuizione, la realizzazione di una una SCUOLA GENITORI che si avvale dell’approccio montessoriano. Un’iniziativa, PRIMA e UNICA a livello nazionale nel suo genere, in quanto si differenzia da altre proposte simili per il taglio montessoriano che ho voluto dare a questo percorso.

 

“Padre e madre sanno benissimo che i loro figli possono diventare buoni o cattivi per opera loro. Ma con tutto ciò né padre né madre sono preparati a questo difficile compito. Per conseguenza, questo compito grave di responsabilità è lasciato spesso, ed in modo tutto arbitrario, al caso o alla buona volontà”.

(Maria Montessori)

 

Oggi più che mai i genitori hanno urgenza di conoscere profondamente il bambino e le leggi che lo regolano per rispondere adeguatamente ai suoi bisogni. Bisogni che non riguardano solo il nutrimento, l’affetto, il provvedere alle necessità materiali, ma anche l’incoraggiamento, l’autonomia, la possibilità di poter scegliere, il senso di responsabilità, indispensabili per uno sviluppo ottimale della personalità.

Mai come oggi i genitori hanno urgenza di confrontarsi con le pratiche migliori che favoriscono l’esercizio ottimale del loro ruolo di genitori, per essere aiutati a potenziare le loro risorse emotive, affettive, mentali necessarie a realizzare il compito, non semplice, di allevare, educare i propri bambini. Lasciando a loro la possibilità di esprimersi e guidandoli con amore e profondo rispetto perchè

“l’essere umano non può più aspettare, le sue potenzialità devono essere liberate e risplendere in tutta la loro grandezza”.

(Céline Alvarez)

E in questo senso il modello montessoriano è certamente di grande guida e ispirazione.

 

Se sei interessata/o ad approfondire questo argomento o richiedere una consulenza contattami direttamente scrivendo una mail a info@danielascandurra.com

 

 

 

 

Cosa dicono i genitori del mio metodo

Consulenza e formazione per genitori secondo il metodo Montessori.

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