Testimonianze
Leggi le esperienze dei genitori che hanno trasformato le loro famiglie grazie all’approccio Montessoriano

Con la Scuola Genitori ho trovato risposte, strumenti e direzione

Nessuna ricetta preconfezionata, standard da rispettare o bacchette magiche, si parte dalle basi ovvero come funziona la mente del bambino e come evolve, per poi scendere sempre più in profondità, arrivando a parlare di noi e del bambino che siamo stati.
Solo così si può iniziare ad affrontare ogni passaggio con uno sguardo più adulto e consapevole.
Mi chiamo Camilla ho 39 anni e penso di essermi sentita mamma da quando ho memoria.
Sono riuscita a realizzare il sogno di creare una famiglia e di dedicarmi alla crescita e alla cura dei miei figli e da sempre ho considerato questa un’attività estremamente importante, ma credevo anche che mettendoci l’amore e una buona dose di buon senso tutto sarebbe stato naturale e abbastanza lineare.
Dal momento stesso in cui sono rimasta incinta però ho iniziato a sentire che la situazione era più complessa, che le informazioni che avevo non erano sufficienti e quelle che mi arrivavano a volte erano troppe o in contraddizione e che oltre al nuovo bambino c’erano anche una nuova me e un nuovo essere coppia che si stavano manifestando e che non avevo calcolato.
Ringrazio con tutta me stessa di aver incontrato Daniela quando Pietro, il mio primo figlio, aveva poco più di sei mesi e ho partecipato ad una delle prime edizioni della sua Scuola Genitori.
Era il 2016 e da li non mi sono più fermata: la sua visione, le sue spiegazioni e il suo riportare le parole di Maria Montessori ad oggi, spesso avvallate dalle teorie delle neuroscienze, hanno da subito risuonato in me, come quando ascolti una canzone o una poesia che riesce perfettamente a rappresentare un tuo sentimento nascosto.
Nessuna ricetta preconfezionata, standard da rispettare o bacchette magiche, si parte dalle basi ovvero come funziona la mente del bambino e come evolve, per poi scendere sempre più in profondità, arrivando a parlare di noi e del bambino che siamo stati.
Solo così si può iniziare ad affrontare ogni passaggio con uno sguardo più adulto e consapevole. Interrogarci sulla vita emotiva dei nostri bambini ci porta a capire che spesso le problematiche nascono da noi, dalle nostre insicurezze, dai nostri blocchi, dalla nostra confusione e loro non fanno che imparare da noi.
I bambini ascoltano poco le nostre parole, loro assorbono quello respirano in casa, quello che siamo, per questo è così importante lavorare su di noi.
Dobbiamo prima di tutto diventare genitori di noi stessi, entrare in sintonia con le nostre emozioni ed incarnare quello che chiediamo o pretendiamo dai nostri figli.
Tutto questo è un lavoro che può spaventare, ma se affrontato giorno per giorno, in compagnia e con le giuste guide, non può che diventare il viaggio più bello.
Grazie Daniela!
Essere genitori non si improvvisa. Si costruisce, un giorno alla volta

Quando ho deciso di iscrivermi alla Scuola Genitori, sentivo il bisogno profondo di avere accanto una guida capace di rispettare i valori e la sensibilità mia e di mio marito, qualcuno che potesse aiutarci a metterci davvero in ascolto di nostra figlia.
La Scuola Genitori è stata, prima di tutto, un’opportunità rara e preziosa di confronto, non solo per i contenuti di grande valore, ma anche per la possibilità di condividere esperienze con altri genitori come noi.
Mi chiamo Federica Brizzi e sono mamma di Beatrice, una splendida bambina di 7 anni.
Nella vita mi occupo di gare d’appalto, sono Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale (RSGA), laureata in Sociologia e possiedo il titolo di RSPP – Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. In questo momento sto completando anche la qualifica come formatrice per la sicurezza.
Quando ho deciso di iscrivermi alla Scuola Genitori, sentivo il bisogno profondo di avere accanto una guida capace di rispettare i valori e la sensibilità mia e di mio marito, qualcuno che potesse aiutarci a metterci davvero in ascolto di nostra figlia.
La Scuola Genitori è stata, prima di tutto, un’opportunità rara e preziosa di confronto, non solo per i contenuti di grande valore, ma anche per la possibilità di condividere esperienze con altri genitori come noi.
Credo che essere genitori sia il compito più complesso e delicato che esista: una responsabilità immensa, ma anche una delle più grandi gioie della vita. Eppure, per quanto sia un ruolo antico quanto l’umanità, oggi spesso lo affrontiamo con le stesse competenze di cento anni fa.
Viviamo in un’epoca che cambia a una velocità impressionante – quella dell’intelligenza artificiale, della trasformazione continua – e chi non si forma, non studia, non si mette in discussione, rischia di restare indietro. Eppure, facciamo ancora i genitori come si è sempre fatto: per imitazione o per opposizione.
Ed è proprio qui che nasceva il mio disagio.
A volte mettiamo in discussione i nostri figli, ma non noi stessi. Solo perché siamo gli adulti. Come se questo bastasse. Dimenticando che, come scrive Mauriac:
“Siamo, tutti quanti, plasmati e riplasmati dalle persone che ci hanno amato.”
Il mio rapporto con Beatrice si basa ogni giorno sull’ascolto e su un lavoro profondo, prima di tutto su me stessa, sull’adulto che desidero diventare.
È grazie a lei che ogni giorno ho l’occasione di imparare: attraverso i suoi pensieri, le sue paure, le sue risate, i suoi silenzi, i suoi mal di pancia e i suoi desideri.
Ci sono momenti in cui so esattamente cosa fare… e momenti in cui non ne ho la minima idea. Ma lei, in qualche modo, mi guida emotivamente verso ciò di cui ha bisogno.
Io mi fido di quello che sente. E proprio per questo mi affido a chi ha gli strumenti per aiutarmi a decifrarla. E li ringrazio.
Per me, la Scuola Genitori non è un semplice servizio che inizia e finisce. È una casa dalle porte sempre aperte, che segue la crescita dei nostri figli attraverso tappe distinte, tutte importanti.
Non è una formazione “spot”. È un cammino.
Mi sento parte viva di questo percorso. Perché quello che si respira lì è qualcosa di raro: un clima amicale, sereno, libero da giudizi, veramente accogliente.
E sento, profondamente, di farne parte.
Quando ho capito la sua sensibilità, è cambiato tutto

Le consulenze online mi hanno fornito degli strumenti concreti per gestire in modo efficace il cambiamento di comportamento di mia figlia.
Daniela ha analizzato eventi concreti accaduti nella nostra quotidianità e, altrettanto concretamente, mi ha fornito idee chiare per risolvere certe problematiche.
Mi chiamo Federica e sono mamma di due bambini di 9 e 4 anni.
Mi sono rivolta a Daniela per una consulenza personalizzata, chiedendo aiuto e rassicurazione soprattutto per i cambiamenti comportamentali della figlia maggiore.
Le consulenze online mi hanno fornito degli strumenti concreti per gestire in modo efficace questo importante cambiamento.
Daniela ha analizzato eventi concreti accaduti nella nostra quotidianità e, altrettanto concretamente, mi ha fornito idee chiare per risolvere certe problematiche. Il supporto più prezioso è stato nel chiarire i nostri ruoli come genitori, nella gestione dei conflitti tra fratelli e soprattutto nella comprensione della sensibilità caratteriale di mia figlia. Ho imparato ad accettarla per quello che è, senza più troppe preoccupazioni.
Inoltre, mi ha aiutato molto capire che i bambini ragionano in modo concreto: hanno bisogno di gesti chiari, parole semplici e situazioni visibili. Più azioni, meno spiegazioni lunghe.
Sono molto soddisfatta del percorso intrapreso con Daniela e consiglierei la consulenza soprattutto perché molto personalizzata.
Pensavo fosse timido. Era alta sensibilità

Faticavo a gestire alcuni comportamenti di mio figlio, soprattutto in situazioni sociali. Mi chiedevo se ci fosse un modo sereno ed efficace di affrontare i piccoli e grandi “problemi” quotidiani caratterizzati dal suo temperamento.
Grazie al percorso fatto con Daniela posso dire che mio figlio oggi è molto più socievole, sicuro di sé e autonomo.
Sono Valerye lavoro presso un Atelier e sono mamma di un bellissimo bambino di 5 anni altamente sensibile.
Per una fortunata coincidenza, ho avuto modo di ascoltare Daniela ed è stata un’esperienza profondamente illuminante.
Faticavo a gestire alcuni comportamenti di mio figlio, soprattutto in situazioni sociali come le feste di compleanno o le visite a casa di amici e parenti: si isolava, si tappava le orecchie e chiedeva subito di tornare a casa. Allo stesso modo, rifiutava con insistenza di andare all’asilo e mostrava grande difficoltà nell’accettare l’idea di diventare più autonomo, volendo dipendere completamente da me per ogni cosa.
Mi chiedevo se ci fosse un modo sereno ed efficace di affrontare i piccoli e grandi “problemi” quotidiani caratterizzati dal suo temperamento.
Con entusiasmo posso dire che mio figlio oggi è molto più socievole e autonomo; acquisendo maggior fiducia in sé stesso è diventato più sereno e aperto a nuove scoperte.
Per questo ringrazio vivamente Daniela per la sua professionalità e per il suo prezioso aiuto che consiglio a tutti coloro che come me hanno difficoltà riconoscere i veri bisogni del proprio bambino/a.
Grazie di cuore!
Ci sembrava ingestibile. Ma solo perché non sapevamo come funziona davvero una mente altamente sensibile

Volevamo degli strumenti utili, ma soprattutto efficaci, per gestire l’alta sensibilità di nostro figlio. Solo dopo aver iniziato la consulenza tutto ci è parso più chiaro, il percorso ci ha dato delle abilità che non pensavamo di avere.
Il rapporto con nostro figlio è migliorato.
Abbiamo imparato cosa significhi stabilire una vera connessione e come spiegare le cose prima che diventino un problema, evitando fraintendimenti e molte crisi inutili.
Siamo Liliana e Luca, genitori di un bimbo di sei anni e di una bimba di tre.
Siamo due genitori molto attenti, e proprio grazie a questo “osservare”, qualche mese fa, abbiamo iniziato a capire che il nostro primogenito aveva dei bisogni per cui la sola presenza e attenzione non bastavano.
Servivano strumenti, serviva esperienza.
Abbiamo così iniziato un percorso con Daniela; volevamo degli strumenti utili, ma soprattutto efficaci, per gestire l’alta sensibilità di nostro figlio.
Saper come affrontare momenti di crisi continui e ripetuti, come prevenirli o come, in certi casi, addirittura evitarli.
Non sapevamo come classificare, né dare un nome a determinate situazioni, finché non abbiamo capito realmente come funzionasse il bambino o la persona altamente sensibile.
Solo dopo aver iniziato la consulenza tutto ci è parso più chiaro, il percorso ci ha dato delle abilità che non pensavamo di avere, e un riscontro positivo nella vita di tutti i giorni.
Il rapporto con nostro figlio è migliorato, tanto da fare render con a lui stesso che litigi e crisi non succedevano più da svariati giorni/settimane (mentre prima ne susseguivano di giorno in giorno, o peggio, di ora in ora!).
È un lavoro che richiede un po’ di sforzo e la voglia di mettersi in gioco, ma ne può beneficiare tutta la famiglia.
Abbiamo imparato cosa significhi stabilire una vera connessione e come spiegare le cose prima che diventino un problema, evitando fraintendimenti e molte crisi inutili.
Il fattore imprevisto non è più momento di crisi, ma qualcosa che si riesce ad affrontare con serenità e a gestire.
Siamo molto grati e soddisfatti. Consigliamo questo percorso a ogni genitore che vuole capire meglio la sensibilità profonda del proprio figlio o che desidera migliorare davvero il legame con lui, in modo autentico e duraturo.
Siamo diventati genitori più osservatori e meno impulsivi

Quando Caterina aveva un anno e mezzo, abbiamo scoperto l’esistenza della Scuola Genitori secondo l’approccio montessoriano di Daniela. e abbiamo deciso di fare un investimento per il futuro partecipando al corso rivolto a genitori con bambini da 0 a 3 anni, in coppia. Col senno di poi per noi è stata una scelta vincente.
Siamo Silvia e Fabio, genitori di Caterina (3 anni e mezzo), Federica (16 mesi), e in attesa di un fratellino per il 2021.
Siamo entrambi laureati in Fisica e prima di diventare genitori non sapevamo granchè di Maria Montessori. La prima pulce nell’orecchio è arrivata un po’ prima della nascita di Caterina: due cugini ci avevano parlato del “lettino Montessoriano” che avevano costruito per la loro bimba, e all’epoca siamo rimasti molto incuriositi da questo approccio “a misura di bambino”. Da qui ci si è aperto un mondo, Caterina è nata, e noi ci siamo sperimentati genitori per la prima volta con tanti spunti “montessoriani” presi qua e là.
Ben presto però ci siamo resi conto di avere bisogno di una formazione di base che non fosse la semplice lettura di post su un blog e neanche di libri e saggistica. Eravamo un po’ perplessi dalla crescente attenzione commerciale rivolta ai cosiddetti “giocattoli montessoriani” (che ci sembravano solo costosi e in un certo senso “elitari”), ma ci rimaneva la voglia di capirne di più, e quando Caterina aveva un anno e mezzo abbiamo scoperto l’esistenza della Scuola Genitori secondo l’approccio montessoriano di Daniela.
Una bella chiacchierata con Marta (una mamma che seguiva già da due anni la scuola) ci ha convinti a iscriverci, e abbiamo deciso di fare un investimento per il futuro partecipando al corso rivolto a genitori con bambini da 0 a 3 anni, in coppia. Col senno di poi per noi è stata una scelta vincente, tanto che l’anno successivo ci siamo iscritti al II livello e quest’anno partecipiamo al corso 3-6 anni (sempre in due!).
La Scuola Genitori secondo l’approccio montessoriano ci ha sorpreso molto positivamente: oltre agli illuminanti contenuti di Daniela, c’è stato un bellissimo confronto di esperienze tra genitori; abbiamo condiviso le difficoltà quotidiane e abbiamo preso spunto gli uni dagli altri per affrontare meglio le sfide dell’educazione dei nostri bimbi. E’ stato sorprendente ritrovare il nostro vissuto nei racconti di altri genitori, sentire che i nostri bambini spesso si comportavano allo stesso modo e scoprire tanti modi creativi di affrontare i problemi.
In un certo senso si è realizzato quello che Daniela ci aveva preannunciato: visto che nella nostra società non ci sono molti momenti di scambio tra genitori (spesso lo si fa informalmente al parco o di fretta quando si prendono i bimbi a scuola), frequentare una Scuola in cui potersi dedicare del tempo (gli incontri di due ore) e avere un lungo periodo per la riflessione e la messa in pratica a casa (c’è circa un mese di distanza tra un incontro e l’altro) è una strategia che funziona!
In più noi abbiamo avuto la fortuna di condividere gli stessi spunti all’interno della nostra coppia, senza “dover riportare all’altro” o “dover convincere l’altro” a cambiare approccio.. e questo ci aiuta tuttora ad avere una visione comune su come vogliamo comportarci con le nostre bimbe, senza dover litigare per un metodo educativo o un altro.
Che risultati abbiamo ottenuto? La risposta non ce l’abbiamo di certo adesso, magari ce la daranno le nostre figlie una volta cresciute… di certo noi siamo diventati più osservatori e meno impulsivi nei loro confronti, più vicini ai loro veri bisogni e più consapevoli che siamo imperfetti, ma sulla via del miglioramento. Cresciamo ogni giorno come genitori proprio come loro crescono come bambine.
E forse c’è anche una consapevolezza in più: l’approccio montessoriano non aiuta solo i bambini, ma fa crescere noi genitori come persone, ci spinge a un continuo confronto con noi stessi per la persona che siamo (e non solo nel nostro ruolo di genitore).
E’ una gran fatica, ma a noi sembra che ne valga la pena!
Un risultato sorprendente e inaspettato

Il primo incontro di SCUOLA GENITORI ci ha rivelato che ad aspettarci c’era molto di più. Innanzitutto ci ha sorpresi Maria Montessori. E ci ha colpiti l’intensità con cui le informazioni che ricevevamo arrivavano in profondità. Nel tempo ci siamo resi conto che il nostro sguardo rivolto verso Maria iniziava a trasformarsi. Questo è stato dal nostro punto di vista un risultato sorprendente e inaspettato che ha reso, per noi, unico l’inizio di questo cammino.
Abbiamo iniziato il nostro percorso con Daniela Scandurra circa un anno fa, frequentando il primo livello (corso 0-3 anni) della Scuola Genitori secondo l’approccio montessoriano.
Abbiamo seguito gli incontri tutti insieme: Gianluca (il mio compagno), io (Sara) e la piccola Maria che all’epoca non aveva ancora un anno. Il fatto di poter partecipare agli incontri come famiglia è stato molto importante perché ci ha permesso di elaborare insieme i contenuti, sostenendoci reciprocamente e condividendo punti di vista diversi.
La nostra storia di genitori ha avuto un inizio inaspettato.
La gravidanza a lungo desiderata si è conclusa 3 mesi prima del termine con la nascita prematura di Maria. E’ seguita una lunga degenza in terapia intensiva e un primo periodo a casa segnati fortemente dalla medicalizzazione.
L’incontro con Daniela e con la sua proposta è avvenuto ad una sua conferenza caldamente consigliataci da un’amica, che già da diversi anni frequentava la Scuola Genitori secondo l’approccio montessoriano. Abbiamo subito pensato che questo approccio potesse essere utile
per la nostra bambina e aiutarci a starle accanto nella fase di “recupero”.
Il primo incontro ci ha rivelato che ad aspettarci c’era molto di più.
Innanzitutto ci ha sorpresi Maria Montessori.
Quello che fino ad allora ci era arrivato non dava contezza del suo lavoro rigoroso e scientifico e al tempo stesso visionario e poetico.
Ci ha colpiti l’intensità con cui le informazioni che ricevevamo arrivavano in profondità interrogandoci non solo sul nostro presente di genitori, ma anche sul nostro passato di figli e sul nostro futuro di individui consapevoli. E mentre ci spingevamo con l’osservazione dentro di noi ci
siamo resi conto che il nostro sguardo rivolto verso Maria iniziava a trasformarsi.
Per mesi avevamo guardato nostra figlia con una certa apprensione attraverso i filtri di parametri clinici, tabelle di crescita, statistiche, risposte a stimoli e aspettative. Quello che ora stavamo operando con Daniela e il gruppo di genitori era una sorta di “pulizia”, che dura tuttora. E mentre
iniziavamo a liberare la vista da sovrastrutture, pregiudizi e incrostazioni, improvvisamente abbiamo iniziato a vedere Maria e a fare spazio perché il suo “mistero” potesse manifestarsi liberamente.
Questo è stato dal nostro punto di vista un risultato sorprendente e inaspettato che ha reso per noi unico l’inizio di questo cammino. Siamo molto grati dell’opportunità di frequentare la Scuola Genitori secondo l’approccio montessoriano con Daniela Scandurra e non possiamo che consigliarla vivamente a tutti i genitori perché stiamo apprezzando il valore e l’universalità dell’approccio proposto da Maria Montessori.
Uno stile di vita più consapevole e attento ai reali bisogni del mio bambino

Ho sempre cercato di essere una mamma più consapevole e intenzionale. Quando ho scoperto la Scuola Genitori secondo l’approccio montessoriano, mi sono incuriosita e mi sono subito iscritta! E’ stata preziosa sia la possibilità di trovare un confronto e un supporto nell’esperienza di altri genitori sia l’opportunità di tradurre i principi teorici montessoriani in uno stile educativo più consapevole e attento ai reali bisogni del mio bambino
Sono Giulia, mamma di un bimbo meraviglioso che si chiama Lorenzo.
Sono una persona molto curiosa e non amo molto lasciare le cose al caso e all’improvvisazione.
Così, da quando è nato il mio bimbo ho iniziato ad appassionarmi ai temi dell’educazione, leggendo tanto e avvicinandomi all’approccio montessoriano per cercare di essere una mamma più consapevole e intenzionale.
Dopo poco ho scoperto la Scuola Genitori secondo l’approccio montessoriano , che mi ha incuriosita e mi sono subito iscritta!
Il percorso è stato per me molto bello e stimolante, soprattutto per i momenti di riflessione condivisa che i “compiti a casa” hanno saputo generare, grazie alla guida di Daniela.
Davvero preziosa è stata sia la possibilità di trovare un confronto e un supporto nell’esperienza di altri genitori, sia quella di attingere all’esperienza diretta di Daniela per passare dalla teoria alla pratica, tramutando i principi teorici che ho letto sui libri in un nuovo stile di vita più consapevole e attento ai reali bisogni del mio bambino.
Per questo mi sento di consigliare Daniela e la Scuola Genitori a tutte le neo-mamme e i neo-papà!
Imparare ad osservare e interpretare i segnali sono le chiavi fondamentali per costruire una relazione serena con i nostri figli

Con la nascita della nostra primogenita, gli interrogativi sono stati da subito molti, da qui la decisione di iscriverci alla Scuola Genitori secondo l’approccio montessoriano. Sono molte le cose che ci portiamo via da questo percorso: maggiore serenità, più fiducia nei nostri mezzi e soprattutto in nostra figlia e nelle sue innate capacità. Grazie a tutto questo, il rapporto con Arianna è andato sempre migliorando.
Ciao a tutti!
Siamo Alex e Serena, due giovani genitori alle prese con Arianna, una vivacissima bimba di 15 mesi.
Con la nascita della nostra primogenita, gli interrogativi sono stati da subito molti, un po’ sicuramente per la naturale inesperienza ma anche (e soprattutto) per l’irrefrenabile desiderio di essere all’altezza del nostro nuovo compito.
Da qui la decisione di iscriverci alla Scuola Genitori secondo l’approccio montessoriano: grazie al confronto con la dottoressa Scandurra e con altre mamme e altri papà, abbiamo capito che seguire l’istinto di genitore e imparare ad osservare e interpretare i segnali del proprio bambino sono le chiavi fondamentali per costruire un rapporto familiare sereno e favorevole per la crescita dei nostri “cuccioli”.
Sono molte le cose che ci portiamo via da questo percorso: maggiore serenità, più fiducia nei nostri mezzi e soprattutto in nostra figlia e nelle sue innate capacità.
Grazie a tutto questo, il rapporto con Arianna è andato sempre migliorando, fino a raggiungere quegli equilibri che sono utili a noi per la gestione delle dinamiche quotidiane, ma anche a lei per lo sviluppo della sua individualità.
In conclusione, ci sentiamo di consigliare vivamente di frequentare questa Scuola Genitori, non ve ne pentirete!
Montessori, un metodo educativo migliore e più efficace

Da tempo, sentivo dentro di me il bisogno di svolgere il mio ruolo di mamma al meglio, trovando metodi migliori e più efficaci rispetto ai modelli educativi “classici”. Attraverso la Scuola Genitori secondo l’approccio montessoriano ho imparato a guardare con occhi diversi mia figlia, cercando di mettere alla base i suoi bisogni e mettendomi nei suoi panni per risolvere i problemi che generalmente sfociavano in situazioni tese e difficili. Mi auguro che sempre più genitori si avvicinino a questo mondo per poter crescere dei bambini felici.
Sono Luana, ho 24 anni e sono mamma a tempo pieno di Camilla (3 anni).
Proprio perché occuparmi di lei è la mia attività principale, da tempo, sentivo dentro di me il bisogno di farlo al meglio, trovando metodi migliori e più efficaci rispetto ai modelli educativi “classici”.
Ho sempre cercato di leggere ed informarmi, ma questo bisogno non veniva esaudito completamente.
A settembre, nei primi giorni di scuola materna, dove i dubbi erano maggiori, le insicurezze erano tantissime una mia amica mi gira il programma di Scuola Genitori secondo l’approccio montessoriano, proponendomi di fare questo percorso insieme.
Solo leggendo gli argomenti ho capito che poteva essere di enorme aiuto per affrontare questa fase di vita.
Senza pensarci due volte mi sono iscritta.
Questo bisogno di saperne di più, di migliorarsi è stato subito soddisfatto dal momento in cui si è iniziato a parlare con Daniela che, con un mare di conoscenze scientifiche e questo amore nei confronti del metodo Montessori, riesce a rassicurare qualsiasi genitore preoccupato.
Inoltre con semplicità offre esempi pratici e consigli utili per affrontare le difficoltà quotidiane.
Oltre a questi incontri che riempiono sempre il cuore di speranza di vedere un mondo migliore, una società in cui venga rispettata la vera essenza del bambino, viene offerta la consulenza pedagogica in cui si può confrontarsi con Daniela su tematiche personali.
Attraverso la Scuola Genitori secondo l’approccio montessoriano ho imparato a guardare con occhi diversi mia figlia, cercando di mettere alla base i suoi bisogni e mettendomi nei suoi panni per risolvere i problemi che generalmente sfociavano in situazioni tese e difficili.
Dopo questo primo percorso mi sento consapevole di chi è veramente Camilla e delle sue necessità, spero di riuscire sempre di più ad apprendere e approfondire questo stile di vita.
Mi auguro che sempre più genitori si avvicinino a questo mondo per poter crescere dei bambini felici.
Grazie di tutto