Se stai vivendo il tuo ruolo materno con un’aspettativa molto alta verso te stessa (per intenderci, quella della mamma perfetta!), sappi che questa situazione rischia di ritorcersi inevitabilmente contro di te, facendoti sperimentare prima o poi un inevitabile vissuto di fallimento.
“Daniela, non mi sento mai all’altezza della situazione. Quando mia figlia non si comporta bene, urla, piange disperatamente, oppure non vuole mollarmi un attimo o diventa aggressiva con le sue compagne, io mi sento travolta e schiacciata dal senso di colpa di non essere in grado di crescerla bene”.
E’ quello che mi ha raccontato l’altro giorno in consulenza una mamma. E non è l’unica!
Se senti che queste parole risuonano dentro di te, allora leggi con attenzione cosa ho da dirti.
Devi smettere di voler essere una supermamma perché questo modello a cui tendi è scollegato dalla realtà della vita. È solo una trappola che ti tiene prigioniera di regole e schemi che non fanno altro che complicarti la vita e renderti infelice.
Non è vero che una mamma deve essere sempre sorridente, empatica, non urlare mai, né tantomeno lasciarsi scappare, talvolta, una parolaccia.
Perciò, impara ad essere più flessibili con te stessa e a non dare troppo peso alle aspettative, soprattutto quando cominciano a diventare eccessive.
Come nel caso in cui alimenti la convinzione che una mamma nutra solo sentimenti positivi nei confronti dei figli. In realtà, si tratta di uno stereotipo culturale particolarmente dannoso che costringe le madri ad anteporre ogni esigenza e richiesta dei figli a se stesse. Obbligandole all’infelicità.
Sapevi che una certa dose di ambivalenza dei sentimenti fa assolutamente parte di tutte le relazioni, soprattutto di quella particolarmente viscerale che esiste tra le mamme e i loro figli? “Esiste dunque una «normale» ambivalenza, una coesistenza «necessaria» direi, di odio e amore, di accoglimento profondo e di rifiuto, di sentimenti contraddittori (…) nell’intimissimo rapporto tra ogni madre e ogni figlio”. F. Barale
La relazione tra genitori e figli è quella in cui un essere umano fa e dà in assoluto il massimo che può per un altro essere umano.
Pensa a quanto tempo – giorno e notte -, quante attenzioni hai dedicato e continui a dedicare ai tuoi bambini, per prendertene cura. Il ruolo materno, soprattutto quando i nostri figli sono molto piccoli, è estremamente impegnativo e totalizzante e porta con sé un carico di preoccupazioni e sollecitudine inimmaginabile nel momento in cui diventiamo genitori.
Non si tratta, quindi, di essere brave mamme.
Ma mamme serene, consapevoli dei propri bisogni e desideri, delle proprie fragilità e delle proprie risorse, in grado di accettare che a volte saremo in adorazione assoluta dei nostri figli (il più delle volte!), altre profondamente ostili nei loro confronti (“Lo lancerei dalla finestra!”) e ricordando che “non è assolutamente necessario che noi appariamo perfetti agli occhi dei bambini”. Maria Montessori
Come ho scritto nel mio libro “Montessori è solo una moda se non diventi un genitore consapevole”https://danielascandurra.com/libro-montessori-solo-moda-se-non-diventi-genitore-consapevole/ una relazione solida non è una relazione perfetta “né una relazione affettuosa ed emotivamente reattiva tutto il tempo, né è una relazione in cui il genitore comprende sempre il figlio. Una solida relazione è semplicemente una relazione che sia mediamente affettuosa e sensibile e basata sulla comprensione in modo affidabile oltre che una relazione in cui, se un genitore ha difficoltà almeno cerca di fare del proprio meglio”. R. Pally
Una mamma che fa i suoi piccoli o grandi errori e che è consapevole dei limiti e delle carenze della propria umanità è sicuramente più serena, ma soprattutto più tollerante verso le“imperfezioni” del proprio bambino e gli alti e bassi del suo percorso di crescita. Come ci ricorda il noto psicologo infantile Donald W. Winnicott, per crescere ed educare bene i nostri figli basta essere madri “sufficientemente buone”, intendendo con “sufficientemente” che il rapporto madre – bambino ha tali possibilità di recupero che una mamma non deve essere perfetta!
La verità è che non esistono formule magiche per essere “brave” mamme, sempre comprensive, pazienti, calme. È molto difficile mantenere questi atteggiamenti, perché il comportamento dei nostri figli ci provoca spesso emozioni forti e intense.
Perciò, anche se a volte riuscirai a non lasciarti coinvolgere eccessivamente, ci saranno sempre momenti in cui non lo sopporterai proprio il tuo bambino con i suoi comportamenti imbarazzanti, collerici, fastidiosi, che feriscono profondamente la tua sensibilità. Ma va bene così. Non può essere diversamente.
Il tuo bambino non ha bisogno di una mamma perfetta (fortunatamente!), ma semplicemente di te, della sua mamma e di nessun’ altra mamma al mondo, con le sue insicurezze e i suoi punti di forza.
Come fare, allora, per uscire dagli schemi rigidi e insidiosi che ti tengono in trappola e aumentano il senso di inadeguatezza, facendoti sentire una mamma sbagliata?
Riconoscere e accettare l’ambivalenza dei sentimenti nei confronti dei nostri figli non è semplice. Soprattutto se si è sole e poco supportate. Una situazione, questa, che ci fa vivere con enorme fatica e frustrazione l’esperienza della maternità. Abbiamo bisogno, invece, di sentirci accolte, ascoltate, comprese, nutrite nella mente e nell’anima per poterci prendere adeguatamente cura dei nostri figli. Il gruppo, il confronto con altre mamme è di fondamentale supporto. Con l’aiuto degli altri cambia il modo di guardare a noi stesse e alla relazione con i nostri figli. E sono soprattutto gli aspetti positivi che si notano. E quando riusciamo a vedere il buono dentro noi stesse e i nostri bambini, tutto diventa più tollerabile.
Proprio per questo, nel 2016 ho creato la Scuola Genitori secondo l’approccio montessoriano, uno spazio in cui incontrarsi con altre mamme e trovare la modalità giusta per sé, per vivere la propria esperienza di maternità.
A breve, in Ottobre, riparte la 7° edizione.
In presenza e online.
I posti saranno limitati.
Per maggiori informazioni clicca qui https://danielascandurra.com/scuola-genitori-secondo-approccio-montessoriano/
Ti aspetto!