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MA TANTO SONO BAMBINI! Come applicare un’idea bizzarra di libertà e rendere infelici i nostri figli

Se c’è un aspetto della pedagogia montessoriana maggiormente frainteso e intorno a cui è stato costruito un grande pregiudizio, si tratta sicuramente del tema dell’autonomia del bambino.

Un tema molto controverso perché tira in ballo argomenti “scottanti” come quello della libertà e della libera scelta, a loro volta usati impropriamente per delineare un’immagine di bambino lasciato a se stesso, libero da ogni regola, che si comporta in maniera selvaggia, con accanto un adulto che si lascia continuamente tiranneggiare dalle sue sfide.

La stessa Montessori ci mette in guardia rispetto a questa bizzarra idea di libertà:

 “Vi sono anche dei bambini che nessuno riesce mai ad accontentare: sono sempre inquieti, sempre per terra; non si vogliono mai lavare, e i loro genitori li lasciano fare e non intervengono mai. «Come sono buoni e pazienti!» si dice di solito di quelle persone che sopportano dei bambini simili da mattina a sera. Ma è vera bontà questa? Quale idea falsa della bontà! La vera bontà non consiste nel sopportare ogni aberrazione, ma nel cercare i mezzi per evitarla; consiste in ogni atto che dia al bambino la possibilità di vivere con naturalezza (…). Dare al bambino ciò che gli occorre per vivere; (…) questa è bontà, questa è misericordia”.

Ancora oggi tanti adulti, persino tra coloro che si “professano” montessoriani, credono che la libertà promossa da Montessori sia un invito al non intervento, al lasciare fare arbitrariamente: “MA TANTO SONO BAMBINI, COSA VUOI CHE CAPISCANO!”.

Così, permettiamo che, sin da piccoli, si esprimano a suon di parolacce o che alzino le mani sugli amichetti senza che facciamo niente per aiutarli a comprendere che si, è importante esprimere la propria rabbia, ma questa non deve diventare distruttiva nè per sé nè per gli altri.

Per Maria Montessori educare non significa tirar su piccoli tiranni!

L’adulto deve sapere porre, con fermezza ma senza durezza, dei confini ragionevoli.

“Quando perciò parliamo di «libertà» del piccolo bambino non intendiamo di considerare le azioni esterne disordinate che i bambini abbandonati a sé stessi compirebbero come sfogo di un’attività senza scopo, ma diamo alla parola il senso profondo di «liberazione» della sua vita da ostacoli che ne impediscono il normale sviluppo” (Montessori).

 È chiaro!

Maria Montessori non promuove uno stile educativo permissivo che lascia ai bambini fare ciò che vogliono, senza vincoli nè regole.

Se nella nostra relazione con i bambini facciamo uso del “fai come ti pare”, e il fare da sé viene deciso troppo presto, possediamo un’idea malsana del concetto di libertà che con questi presupposti diventa ANGOSCIA, ABBANDONO.

Come nel caso in cui lasciamo un piccolo di appena 5/6 mesi in culla con il biberon perchè mangi da solo, oppure quando, a nostro figlio di 3/4 anni (se non prima), mettiamo in mano un tablet perché in pizzeria rimanga quieto e non ci disturbi.

No, questa non è libertà.

 Pensare “ma tanto sono bambini!”, permettendo che i nostri figli facciano tutto quello che vogliono e spingendoli a “cavarsela” da soli prima del tempo, significa evitare di educarli al senso di responsabilità, preparare la strada per la loro infelicità.

Vuol dire rinunciare ad offrire loro la mano per accompagnarli nella crescita, senza rallentare quando si dovrebbe stare al passo, né tantomeno accelerare quando, come e dove capita.

Stiamo attenti a non commettere l’errore della maestra a cui la stessa Montessori si trova a “suggerire” di lasciare andare i bambini della classe a saltare in giardino, perché talmente disorganizzati da usare male tutto il materiale. La maestra aveva scambiato l’assenza di regole per indipendenza, non aveva compreso che i bambini pur avendo bisogno di ampi margini di liberta per fare esperienza di vera autonomia, hanno la necessità di ricevere confini chiari, coerenti, sostenibili.

La vera libertà “chiama il vincolo” (R. Regni), impone il limite!

E’ veramente libero chi riesce a mettere un limite a se stesso, a controllare i propri impulsi.

Un traguardo che i bambini raggiungono nel tempo, in un ambiente che sostiene il loro naturale sviluppo e in cui gli adulti offrono l’aiuto necessario per crescere.

Uno stile educativo che abbia per base la libertà

“deve intervenire per aiutare il bambino a conquistarla” (M.Montessori).

Certo che posso lasciare che la mia bambina giochi con l’acqua in bagno, ma non è necessario che allaghi la casa! Le mostrerò come fare le cose correttamente: si indossa un grembiulino adatto a non bagnarsi, si tappezza il pavimento di asciugamani, non si lascia scorrere l’acqua ininterrottamente e si usano oggetti adatti a giochi da fare con l’acqua (una bacinella, piccole ciotole, imbuti, colini…). Si mette a disposizione l’occorrente per asciugare appena concluso il “lavoro” (una spugna, degli strofinacci, un piccolo mocio…).

Nella visione montessoriana libertà è libertà di sviluppo!

Essa consiste:

  • nell’offrire al bambino tutto ciò che gli serve per vivere
  • nel trovare le risposte ai suoi veri bisogni
  • nel liberare la sua vita dagli ostacoli che si oppongono alla sua crescita e che trovano espressione, per esempio, nell’incapacità dell’adulto di aiutare lo sviluppo del bambino nel modo più opportuno, senza imporre, ma neanche lasciare che si “arrangi”.

“Se esaminiamo le situazioni in cui i rapporti tra adulti e bambini corrono lisci, troviamo innumerevoli esempi in cui da una parte il bambino sente di essere ascoltato e rispettato, dall’altra il genitore o il maestro sanno dare con calma e fermezza le piccole regole necessarie. Il limite diventa rassicurante (…), se viene dato in modo neutro, senza ricorrere a minacce o a promesse a priori” (G. Honegger Fresco).

È così che i nostri figli potranno costruire la volontà e sviluppare nel tempo una COSCIENZA MORALE, una BUSSOLA INTERIORE capace di guidare il loro comportamento futuro.

Se desideri approfondire questo argomento o senti la necessità di richiedere una consulenza pedagogica privata scrivi a ? info@danielascandurra.com

2 Comments

  • luisella
    Posted 04/14/2018 at 06:59

    Grazie Daniela per questa preziosa riflessione

    • Post Author
      embrione
      Posted 04/14/2018 at 08:53

      Grazie a te Luisella per questo tuo riscontro!

Comments are closed.

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