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FESTE DI COMPLEANNO E BAMBINI ALTAMENTE SENSIBILI: SE TUO FIGLIO LE VIVE MALE, IGNORARLO E’ UN ERRORE. ECCO COSA DEVI FARE PER AIUTARLO

Per la maggior parte dei bambini, la festa di compleanno è il giorno più atteso dell’anno: palloncini ovunque, dolci e bevande a volontà, amici che urlano e corrono, giochi scatenati, regali da scartare…pura adrenalina! Un’esplosione di energia che li fa sentire protagonisti e circondati dall’affetto di chi li ama.

Ma per 1 bambino su 3, tutto questo è l’inizio di un incubo:

  • troppo rumore
  • troppa gente
  • troppa pressione

Se tuo figlio, tua figlia è uno/a di questi, sai esattamente di cosa parlo.

Magari all’inizio sembra divertirsi, poi all’improvviso crolla. Si chiude in sé stesso/a, diventa irritabile, chiede di andare via o peggio… scoppia in lacrime nel bel mezzo della festa.

No, non è timidezza. Neanche capriccio. 

È il suo cervello che processa tutto a un volume dieci volte più alto rispetto agli altri bambini.

Musica sparata a palla? Urla e risate? Un vero bombardamento sensoriale!

Tutti gli occhi puntati addosso mentre spegne le candeline? Un’agonia!

E allora che si fa? Si rinuncia a festeggiare?

Assolutamente no!

Il segreto sta nel creare l’ambiente giusto per lui/lei, invece di aspettarsi che si “adatti” a qualcosa che lo/la sovraccarica. Con i giusti accorgimenti, anche tuo figlio, tua figlia può godersi la festa senza stress, evitando di trasformare quello che dovrebbe essere un giorno speciale in un momento di pura tensione.

Vuoi sapere come?

Continua a leggere. Perché scoprirai che con le giuste strategie, anche un/una bambino/a altamente sensibile può godersi le feste.

Senza stress. Senza crisi.

E oggi ti spiego come fare.



Alta sensibilità: un superpotere (se sai come gestirlo!)

Tutti i bambini sono sensibili, ma circa il 30% nasce con una sensibilità superiore alla media. Si chiama alta sensibilità. In pratica, questi bambini:

  • notano dettagli che altri ignorano
  • percepiscono emozioni e stati d’animo con un’intensità stratosferica
  • si accorgono di suoni, luci e odori che passano inosservati agli altri
  • si stancano in fretta in ambienti caotici
  • sono estremamente creativi e profondamente empatici.

Questa sensibilità è una bomba a orologeria, se non sai gestirla.

Mi spiego.

Se la ignori, se fai finta che non esista, se speri che “passi con il tempo”, finirà per diventare un problema.

Grande.

Gigantesco.

Ma se impari a comprenderla e a sostenerla nel modo giusto, allora sì che diventa un punto di forza!

Un superpotere!

Purtroppo, questa nostra società che premia chi è più veloce, chi si lancia senza esitazioni, chi fa la voce grossa, non è tarata sui bambini altamente sensibili che a volte si sentono persino paralizzati di fronte a un mondo che corre troppo veloce per loro. Perché percepiscono tutto a un livello più profondo e con un’intensità amplificata e sono più propensi di altri a sentirsi facilmente sopraffatti e sovrastimolati.

Ecco perché le feste di compleanno, con le loro decorazioni sgargianti, gli schiamazzi, le voci che si confondono con la musica,  i giochi rumorosi, rappresentano il loro peggiore incubo.


Perché le feste di compleanno possono essere travolgenti per i bambini altamente sensibili?


Troppa imprevedibilità


I bambini altamente sensibili vivono di routine. Amano sapere cosa succederà dopo, perché la prevedibilità li rassicura. Ma una festa di compleanno? È un concentrato di sorprese difficili da gestire.


Musica che parte improvvisamente.
Un attimo prima tutto tranquillo, l’attimo dopo parte una canzone sparata a tutto volume. Boom! Il cervello va in allerta, il cuore accelera, mente e corpo di tuo figlio, tua figlia entrano in modalità “pericolo”.

Giochi proposti senza nessun preavviso. “Adesso tutti in fila per il gioco delle sedie!”. Ma nessuno ha spiegato prima come funziona, non c’è tempo per osservare, per capire cosa succederà. Partecipare o restare in disparte con la sensazione di essere fuori posto?

Gente che spunta dal nulla a salutarli. “Ehi ciao! Ma quanto sei cresciuto/a? Dai, dammi un cinque!”. Un bambino altamente sensibile ha bisogno di tempo per entrare in sintonia con le persone. Ma alle feste, tra adulti e bambini che arrivano di continuo, non ha un attimo per ambientarsi.

Troppe variabili da elaborare in un colpo solo. 

Il cervello va in sovraccarico. L’energia si esaurisce in fretta, l’irritabilità cresce, la tensione sale. E prima che te ne accorga, tuo figlio, tua figlia è già in crisi.


Un’esplosione di stimoli sensoriali

Immagina la scena:

  • musica a palla
  • palloncini che scoppiano all’improvviso
  • tutti che cantano a squarciagola “Tanti auguri”
  • animatori che forniscono le istruzioni per il prossimo gioco urlando, per sovrastare il caos.

Per molti bambini, tutto questo è sinonimo di festa, di energia, di puro divertimento. Ma per un bambino altamente sensibile, è un attacco sensoriale da cui può sentire il bisogno impellente di scappare via.


Pressione sociale al massimo

  • “Saluta gli invitati!”
  • “Ringrazia per il regalo!”
  • “Vai a giocare con gli altri bambini!”.

Tutto normale, giusto? Peccato che un bambino altamente sensibile non funzioni così.

Lui si sente a suo agio nelle interazioni uno a uno, non in mezzo a una folla chiassosa che lo bombarda di attenzioni da ogni direzione.

Tutti vogliono parlargli, abbracciarlo, scattare foto… Sembra più l’arrivo di una star a un evento che una festa di compleanno!

E per lui è un assedio: il cervello va in overdrive e scatta il piano d’emergenza. O cerca in tutti i modi di allontanarsi, evitando domande e attenzioni indesiderate o si chiude in se stesso, evitando qualsiasi interazione.

Giochi competitivi e ansia da prestazione


Giochi di abilità, indovinelli, gare, premi…che c’è di meglio? Tutto, se sei un bambino altamente sensibile.

Per tuo figlio, tua figlia, questi giochi sono una prova di resistenza emotiva.

Perché:

  • deve “performare” davanti a tutti
  • se sbaglia, si sente giudicato/a
  • il rischio di essere eliminato/a e “perdere” lo/la manda in tilt.

Perciò, se lo/la vedi paralizzato/a mentre gli altri si scatenano nel gioco della sedia con la musica, ora sai il perché: non è pigro/a, non è strano/a. Sta solo cercando di gestire una situazione che lo/la mette in difficoltà. E più gli adulti insistono, più lui/lei si blocca.

Il momento peggiore: torta e candeline

E adesso immagina di essere un/una bambino/a altamente sensibile. Sei lì, fermo/a davanti alla torta, e in un attimo ti ritrovi a dover affrontare:

  • decine di occhi puntati su di te
  • una schiera di amici e parenti che canta “Tanti auguri” a volume da concerto rock
  • l’ansia di soffiare sulle candeline mentre tutti aspettano il “momento perfetto”.

Risultato? O scoppi a piangere o ti rifiuti di farlo. E no, non è maleducazione, non è un capriccio.

È semplicemente troppo!

Il punto è questo…


Le feste sono fatte per far divertire i bambini, non per soddisfare le aspettative degli adulti.

Se tuo figlio, tua figlia non ama i riflettori puntati su di sé, rispettalo/a.

Magari un festeggiamento più intimo gli/le farà vivere il suo giorno speciale senza stress. Perché il compleanno dovrebbe essere un piacere, non un’agonia sociale.



Feste di compleanno e bambini altamente sensibili: ecco come evitare il disastro! 

Arrivati a questo punto, è evidente quanto una festa di compleanno possa trasformarsi in un vero percorso a ostacoli per il/la tuo/a bambino/a altamente sensibile. Ogni dettaglio – dal rumore assordante alla folla, dalle sorprese improvvise alla pressione sociale – può essere troppo da gestire, trasformando un momento di gioia in un’esperienza stressante.

Ma non è colpa sua, non è un capriccio. Il suo cervello è semplicemente progettato per funzionare in modo diverso. Il problema non è lui/lei, ma l’ambiente che lo sovrasta.

E qui entri in gioco TU.

Cosa puoi fare per evitargli/le tutto questo stress e trasformare la festa in un momento che possa davvero godersi?

Ecco il manuale di sopravvivenza per genitori di bambini altamente sensibili.


1. Organizza una festa SU MISURA

Dimenticati l’idea che la festa debba essere come quella degli altri bambini. Non esiste una regola scritta!

Chiedi a tuo figlio, tua figlia come vorrebbe festeggiare.

Magari preferisce una merenda con pochi amici invece di un caos infernale con tutta la classe.


Se è piccolo/a, osserva il suo comportamento: ama gli ambienti tranquilli? Preferisce giocare con uno o due amici invece di stare in mezzo alla folla?


Scegli un luogo familiare, magari casa vostra, così ha il suo spazio sicuro. Se proprio devi affittare un posto, assicurati che sia tranquillo e prevedibile ed evita accuratamente imprevisti e sorprese.


2. Prepara tuo figlio, tua figlia in anticipo

Se non vuoi mandare in tilt il/la tuo/a bambino/a altamente sensibile, devi sempre fargli/le sapere in anticipo cosa succederà.

Parlagli/le prima della festa e spiegagli/le esattamente come sarà organizzata la giornata.

“Ci sarà tanta gente, ma puoi sempre stare vicino a me finché non ti sentirai pronto/a per giocare.”


“Se a un certo punto avrai bisogno di una pausa, possiamo cercare un angolo tranquillo dove andare a rilassarti”

Sapere in anticipo cosa succederà gli/le permetterà di affrontare la festa senza ansia. Se sa di avere il controllo della situazione, sarà molto più sereno/a.


3. Proteggi tuo figlio, tua figlia dalla sovrastimolazione

Oggi le feste di compleanno sembrano luna park impazziti: musica a tutto volume, luci che lampeggiano ovunque e palloncini che scoppiano all’improvviso.

Ecco cosa fare per evitare il delirio:

se organizzi la festa tu: mantieni basso il volume della musica, evita giochi troppo caotici e riduci gli stimoli inutili. Un ambiente più soft aiuterà tuo figlio, tua figlia a non sovraccaricarsi. Ricorda: meno è meglio!


Se siete ospiti: trova in anticipo un posto tranquillo dove possa ricaricarsi se ne ha bisogno.

4. Rispetta i suoi limiti (no, non deve “farsela passare”)

Mettiamola così: forzarlo/a a restare quando è stanco/a non lo aiuterà.

Se dopo un’ora è esausto/a e ti chiede di andare via? Ascoltalo/a!
Se è il/la festeggiato/a e non vuole spegnere le candeline davanti a tutti? Lascia perdere cosa ne penseranno gli altri, non obbligarlo/a.

Non ha bisogno di “imparare a stare alle feste”, soffrendo. Ha bisogno di strategie che lo/la facciano sentire a suo agio.


5. Una via di fuga sempre pronta

Quando vedi che tuo figlio, tua figlia sta per andare in sovraccarico, che la situazione gli/le sta sfuggendo di mano e rischia di esplodere… devi dargli/le una via d’uscita immediata. Niente panico, niente drammi.

Cosa fare?

Gioca d’anticipo.

Per esempio, mettetevi d’accordo su una parola chiave o una frase in codice. Qualcosa di semplice, che passi inosservato, tipo: “Mamma, papà, andiamo a prendere un po’ d’aria?”.

Questo gli permetterà di “uscire di scena”, senza sentirsi sotto i riflettori, senza vergogna e senza dover dare spiegazioni.

Compleanni, aspettative e realtà: segui i bisogni di tuo figlio, tua figlia, non le regole altrui

Festeggiare il compleanno del/lla tuo/a bambino/a altamente sensibile può essere un’esperienza piena di emozioni contrastanti.

Passi settimane a organizzare tutto nei minimi dettagli, sperando di regalargli/le una giornata perfetta.

Ma poi tuo figlio, tua figlia si agita, si chiude a riccio, si comporta “male” (agli occhi degli altri!), semplicemente perché il suo cervello è sommerso da troppi stimoli. E mentre tutti ti guardano con aria perplessa, la frustrazione, la delusione, il senso di colpa ti stringono lo stomaco.

“Dove ho sbagliato?”

“Perché non riesce a godersi un momento felice come tutti gli altri bambini?”

“Sono un cattivo genitore se scelgo una festa più piccola, solo con un amico?”

Fermati subito. Il problema non sei tu. Il problema non è tuo figlio, tua figlia. Il problema è l’idea che ti sei fatta/o di come dovrebbe essere una festa di compleanno.

Il tuo bambino, la tua bambina non ha bisogno di palloncini ovunque, miriadi di bambini urlanti e animatori che sparano musica a tutto volume. Tuo figlio, tua figlia ha bisogno di sentirsi al sicuro

Funziona meglio con meno persone, meno rumore, meno caos. E va bene così.

Ricorda: tuo figlio, tua figlia ha bisogno di un ambiente tarato sui suoi bisogni, non di una versione forzata della normalità.

E ora la domanda che cambia tutto:


Vuoi un/una bambino/a sereno/a o un figlio, una figlia in tilt?

Perché se fai finta di niente, se continui a forzarlo/a in situazioni che non è pronto a gestire, il problema non solo non si risolverà, ma peggiorerà. Di brutto.

Oggi è un bambino che si sente sopraffatto dalle feste. Domani potrebbe essere un adolescente che evita qualsiasi contesto sociale.

Oggi va in crisi per un sovraccarico di stimoli. Domani sarà un adulto intrappolato nella nevrosi e nel senso di inadeguatezza.

Oggi si sente incompreso. Domani smetterà di parlarti del tutto.

Ti sembra esagerato? Guarda quanti ragazzi e adulti oggi lottano con l’ansia, l’insicurezza, le difficoltà relazionali.

Nessuno nasce così.

Ci si diventa, quando certi segnali vengono ignorati per troppo tempo.

E qui entro in gioco io.


Se non vuoi più sentirti in colpa, se vuoi smettere di brancolare nel buio e non sai da dove cominciare, sappi che ho creato un percorso di consulenza collaudato con cui ti guido passo dopo passo 

  • fornendoti strumenti concreti per affrontare le situazioni critiche senza stress
  • insegnandoti come aiutare tuo figlio, tua figlia senza fare errori che possano peggiorare le situazioni
  • aiutandoti a costruire con lui/lei una relazione più forte e serena.

Compila il modulo qui sotto e prenota la tua videocall gratuita di 30 minuti durante la quale potrai espormi le tue domande e io  ti aiuterò a capire se la mia proposta è sono adatta a te. 

Daniela Scandurra – Pedagogista Montessoriana

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