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ADESSO E’ IL MOMENTO DI AVERE FIDUCIA!

Non bastavano le paure che caratterizzano la nostra quotidianità da quando siamo diventati genitori.

Adesso ci si mette anche il Coronavirus!

I dati sono sempre più allarmanti, soprattutto in questi ultimi giorni in cui si sta registrando il picco dei contagi. A questo si aggiungono le restrizioni dell’ultimo decreto per cui ci è vietato di uscire di casa se non per lavoro, ragioni di salute o situazioni di necessità.

E se tutto questo si protraesse di più di quanto previsto?

Ce la faremmo a reggere questa situazione che ci sta costringendo a reinventare nuove strategie di sopravvivenza, nuovi equilibri, nuovi modi di vivere e affrontare la quotidianità e di entrare in relazione con i nostri figli?

In ogni caso, tra qualche giorno, a dispetto di tutte le attività da fare in casa che siamo riusciti ad organizzare, con molta probabilità i nostri figli cominceranno a esprimere la frustrazione di non poter uscire, giocare all’aperto, vedere i propri amici, ricominciare ad andare a scuola, riprendere le attività sportive!

Proprio ieri Alice, mia figlia, mi ha detto: “Mamma, non sto bene, ho bisogno di vedere i miei amici!”

Ho dovuto respirare profondamente prima di accogliere questo suo stato d’animo e offrirle una risposta appropriata.

Anch’io a tratti faccio fatica nel vedermi rinchiusa tra le quattro mura di casa, abituata fino all’altro ieri a spostarmi di qua e di là, a incontrare amici, colleghi, i genitori con cui lavoro, tutto all’insegna di ritmi alquanto sostenuti di cui spesso mi lamentavo e dei quali ho addirittura nostalgia!

Insomma, più i giorni passano e più ci si sente sopraffatti dall’incertezza, dall’inquietudine, dalla paura, quella nostra e quella dei nostri figli!

Come fare a rimanere tranquilli?

Cara mamma, caro papà, sappi che la paura, anche se vissuta come negativa, è in realtà un’emozione fondamentale per la nostra sopravvivenza e per la nostra difesa. Ci segnala uno stato di allarme, di emergenza, pertanto ci aiuta a metterci al riparo da situazioni pericolose, preparando la nostra mente e il nostro corpo a reagire in modo adeguato. È la paura di fare un incidente che ci mette nelle condizioni di non superare i limiti di velocità mentre siamo al volante della nostra macchina, anche se sappiamo che arriveremo in ritardo a un appuntamento importante.

Se però, non la governiamo, questa forte emozione può – ahimè – metterci i bastoni tra le ruote.

Cosa fare, allora, quando ne siamo sopraffatti?

Intanto è importante averne consapevolezza, prendere coscienza di quanto si prova.

“Essere consapevoli (…), coltivando la ricchezza della nostra esperienza del qui ed ora, esercita benefici scientificamente riconosciuti sulla nostra fisiologia, sulle nostre funzioni mentali e sulle nostre relazioni interpersonali. Essere pienamente presenti nella nostra consapevolezza apre le nostre vite a nuove possibilità di benessere”.

D. J. Siegel

Fino a che non riconosceremo di avere paura, non la potremo controllare.

E i nostri figli, estremamente attenti a ciò che ci preoccupa, percepiranno questo nostro stato d’animo. E lo assorbiranno:

“I bambini assomigliano alle spugne. Assorbono tutto: il nervosismo, le cattive idee, le paure degli altri. Sembrano dimenticare, ma poi rispunta tutto dentro la cartella, o sotto le lenzuola, oppure davanti a un libro”.

B. Alemagna

Come tutte le emozioni, anche la paura è contagiosa!

Spesso un bambino pauroso è un bambino che vive vicino a un genitore che affronta la viva con molta apprensione.

Si, ne sono consapevole.

Siamo genitori e i genitori si preoccupano. Dal momento in cui il figlio lo mettono al mondo. E in questo periodo abbiamo seri motivi per essere apprensivi.

Anche a me capita di pensare ogni tanto in termini di pericolo, difficoltà, paura di cosa accadrà domani, ma poi correggo il mio pensiero.

È in questo delicato momento che dobbiamo essere ancora più attenti, monitorare senza sosta il nostro stato d’animo, i pensieri, per non fare impazzire il nostro sistema d’allarme emozionale.

ADESSO E’ IL MOMENTO DI AVERE FIDUCIA!

Ricordiamoci che per aiutare i bambini a sperimentare la fiducia dobbiamo essere noi, per primi, in grado di coltivarla.

Se siamo stanchi, stressati, impauriti, non possiamo rispondere adeguatamente ai bisogni dei nostri figli. Non avremo abbastanza energia, non avremo pazienza, controlleremo a fatica le nostre emozioni, saremo più suscettibili e faremo più fatica ad aiutarli nel momento in cui saranno loro ad aver paura.

“Siamo gli elementi più importanti dell’ambiente del bambino. siamo noi, con la nostra presenza, la nostra disponibilità e la nostra intelligenza, a poter aiutare (…) i nostri bambini (…). La prima regola fondamentale e imprescindibile è quindi prenderci cura di noi stessi. Bisogna esserne coscienti, è il miglior servizio che possiamo rendere ai nostri bambini”.

C. Alvarez

Cosa possiamo fare concretamente per ritrovare la fiducia?

Accettare che stiamo provando paura è fondamentale.

A niente serve, respingere, combattere, rifiutare questo stato d’animo. Possiamo, invece, ringraziarlo perché ci permette di entrare in risonanza con il nostro bambino interiore, ascoltarlo e dare attenzione a quelle emozioni non accolte durante l’infanzia.

Ricordarsi e riappropriarsi di come abbiamo vissuto certe situazioni da bambini, ci consente di non proiettare sui figli le nostre paure. Questo è un aspetto che assume grande importanza nella relazione con i nostri bambini. Se non abbiamo imparato a elaborare in maniera adeguata le nostre emozioni, come la paura, non riusciremo a sopportarle nel comportamento dei nostri figli. Sono proprio i nostri “residui d’infanzia”, come ci ricorda Silvia Vegetti Finzi, ad offrirci l’opportunità di entrare in sintonia con loro. Se nel nostro passato vi sono state carenze, ferite, delusioni, queste esperienze possono essere recuperate e, attraverso una maggior consapevolezza di quello che può rendere felici noi e i nostri bambini, essere trasformate positivamente.

B. Bettelheim ci ricorda che

“tra le esperienze più preziose, anche se meno considerate, che la condizione di genitori ci offre è la possibilità di analizzare, rivivere e risolvere nel contesto del rapporto con i figli i problemi della nostra infanzia”.

Cara mamma, caro papà, come stai investendo questo tempo “in più” che ti è stato “regalato”, in questi giorni di virus e quarantene?

“Avrei tanto desiderato che tutto ciò non fosse accaduto ai miei giorni!”, esclamò Frodo.
“Anch’io”, annuì Gandalf, “come d’altronde tutti coloro che vivono questi avvenimenti. Ma non tocca a noi scegliere. Tutto ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è dato.”

J.R. R. Tolkien, Il Signore degli anelli

 Non lasciarti scappare questa opportunità! Vivila fino in fondo. Ricorda che è un tempo prezioso durante il quale hai la possibilità di lavorare su di te come genitore, di aumentare la conoscenza di te stesso e imparare a reagire in modo più consapevole nei confronti dei tuoi figli.

Sapevi che il cervello è un abitudinario?

Se lasci spazio alla paura, il tuo cervello continuerà a fare ciò a cui si è abituato. E lo farà molto volentieri. Continuerà a cercare gli ormoni dello stress, anche se ti fanno stare male. Mentre se lo abitui a coltivare emozioni belle, che ti fanno stare bene, il tuo cervello continuerà a cercare gli ormoni del benessere. In qualunque momento della nostra vita possiamo scegliere di stare bene o stare male. Perciò, se ci alleniamo a focalizzare la nostra attenzione su ciò che ci rilassa invece che su ciò che ci spaventa ci rafforziamo mentalmente ed emotivamente.

Voglio concludere offrendoti alcuni suggerimenti pratici per abbassare il livello di paura che stai sperimentando in questo delicato momento delicato:

  • Lavora sul respiro. Prova a respirare lentamente e profondamente. Rallentare il respiro contribuisce a ridurre lo stato d’ansia, a cambiare i pensieri
  • Ripensa a un ricordo che riesce a calmarti
  • Ripensa a una situazione in cui hai provato tanta paura e a come sei riuscita/o ad affrontarla con serenità e fiducia
  • Ripensa a una situazione in cui il tuo bambino era in preda alla paura e sei riuscita/ in maniera efficace a rassicurarlo
  • Concentrati sulle cose positive che realizzerai quando questo momento impegnativo sarà passato
  • Crea un “diario della fiducia”, un diario in cui puoi annotare pensieri, incollare immagini ritagliate, disegnare, scrivere storie. Metterci dentro tutto ciò che può essere utile per “dialogare” con la tua paura e trasformarla in fiducia. Puoi crearne uno solo per te e uno da realizzare insieme ai tuoi bambini
  • Ridi! Ricerca intenzionalmente tutte quelle situazioni che scatenano gioia, ilarità, divertimento: un film comico, un’attività giocosa scalmanata, “pericolosa” (il gioco della lotta!) con i tuoi figli. Ridere rappresenta un esercizio di rilassamento molto efficace in quanto allontana le tensioni del diaframma. Perciò, una buona dose di risate allontana nervosismo, paure e pianti.                                                        “La gioia il ricostituente più energico e il più sicuro della vita vegetativa”.                                                                                                         M. Montessori

P.S. Se desideri approfondire quanto hai appena letto e richiedere una consulenza pedagogica (in questo periodo sono disponibile su Skype) contattami scrivendo a info@danielascandurra.com

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