“Mio figlio ha 9 anni e da qualche mese manifesta dei cambiamenti che non mi spiego, ma soprattutto che non so gestire. È sempre stato un bambino sereno ed educato, ma adesso ha cominciato ad essere oppositivo e a mettere a dura prova la nostra pazienza. L’altro giorno, solo perché gli abbiamo ricordato di prepararsi per andare a dormire, ci ha risposto male e si è allontanato sbattendo la porta…”
“Ma le sembra normale, dottoressa, che se non capisco qualcosa quando si rivolge a me, mia figlia mi risponda “Ma sei proprio una genia!”? Ha appena 9 anni! Cosa devo fare?”
“Da un po’ di tempo Giacomo passa da momenti di totale calma a momenti in cui sembra isterico… Come dobbiamo reagire a questo suo nervosismo? Siamo un po’ confusi. È sempre stato tranquillo, ma improvvisamente si è trasformato in un altro bambino. A nove anni ci aspetteremmo un comportamento un po’ più maturo!”.
Tra i motivi che portano tanti genitori a chiedermi consulenza, la preoccupazione verso gli improvvisi cambiamenti che si verificano nei loro figli, intorno al nono anno di età, è in considerevole aumento.
I racconti parlano, spesso, di bambini che a questa età (qualcuno prima, altri dopo) cominciano a manifestare una serie di comportamenti di fronte ai quali i genitori si trovano impreparati.
Spesso rispondono in malo modo,
sono facilmente irritati e irritabili,
svogliati,
presuntuosi,
cominciano a dire bugie molto elaborate (a volte vere e proprie invenzioni!),
diventano particolarmente paurosi.
Se stai leggendo questo articolo è molto probabile che anche tu, riscontri in tuo figlio, tua figlia questi atteggiamenti e magari stai cercando di capire che fine abbia fatto il bambino, la bambina che hai cresciuto fino a questo momento.
Allora, sei nel posto giusto. Qui, troverai le risposte ai tuoi quesiti.
La metamorfosi dei bambini da 7 ai 12 anni
Secondo Maria Montessori, lo sviluppo infantile è un processo che, pur nella continuità della sua evoluzione, è caratterizzato da profonde trasformazioni, brusche e improvvise.
Nel periodo che va dai 7 ai 12 anni, si verificano vere e proprie metamorfosi.
In modo particolare, il bambino “psicologicamente è meno docile, meno gentile”.
E’ quanto ci confermano oggi gli studi sullo sviluppo infantile: in questa fase della loro crescita i bambini sono spesso più pensierosi, più riflessivi, tendono a rimuginare tra e sé e sé.
Aumenta la loro sensibilità, ma soprattutto la suscettibilità, tanto da prendersela per un “niente”. Maria Montessori definisce questa seconda infanzia l’età della rudezza, proprio perché i bambini hanno comportamenti tendenzialmente scontrosi, soprattutto quando non ottengono le gratificazioni che si aspettano.
Diventano, inoltre, più critici nei confronti dei genitori, mettendo in discussione la loro autorevolezza. E’ come se improvvisamente cominciassero a notare aspetti mai considerati prima: mamma e papà non sono così perfetti come si credeva fino “all’altro ieri”. Per esempio, a volte non mantengono le promesse, non dicono la verità (su Babbo Natale, sulla Fatina dei denti…), sgridano ingiustamente.
Per reazione, allora, sbattono le porte, danno rispostacce, si irritano con più facilità.
Se anche tu stai notando questi importanti cambiamenti in tuo figlio, tua figlia, mi sento di rassicurarti.
Si tratta di aspetti tipici di questo periodo della crescita, che si accentuano particolarmente verso i 9 – 10 anni, età in cui i bambini sono molto consapevoli che a poco a poco stanno diventando più grandi.
E nell’avvicinarsi al mondo degli adulti è inevitabile che siano un po’ tesi, irrequieti, polemici, provocatori.
Ne sono attratti, ma allo stesso tempo provano paura perchè si rendono conto che ogni passo in avanti non fa altro che allontanarli dal loro mondo infantile, nel quale si sono sempre sentiti protetti e al sicuro.
No, non è ancora l’adolescenza, ma un periodo di transizione che traghetterà tuo figlio, tua figlia, dall’infanzia all’adolescenza e che si caratterizza come un vero e proprio momento di “crisi interiore”. Il tuo bambino improvvisamente entra in uno stato di maggiore consapevolezza di sé e del mondo che lo circonda, che lo fa sentire più vulnerabile che mai.
E questo mette a dura prova la vostra relazione.
Non preoccuparti, è una fase necessaria del suo sviluppo e non durerà per sempre.
È importante, però, che tu abbia una conoscenza adeguata delle caratteristiche che rendono così delicato questo periodo della vita, altrimenti farai fatica ad adattarti meglio alle trasformazioni di tuo figlio, rischierai di prenderla sul personale e non lo aiuterai a fare emergere il meglio di sé.
Il cambiamento dei 9 anni è considerevole e purtroppo di rado riceve l’attenzione e il supporto che merita.
Questo è il motivo per cui ho scritto questo articolo.
Voglio aiutarti ad essere la guida autorevole di cui tuo figlio, tua figlia ha bisogno, per superare con successo questa particolare fase di passaggio.
3 errori da evitare quando il tuo bambino di nove anni ti risponde male
Non essere critica/o nei suoi confronti
Proprio perché tuo figlio è maggiormente suscettibile sono da evitare le critiche, le svalutazioni, le lamentele:
“Ma perché ti comporti così?”, “Dovresti vergognarti!” ,”Ormai sei grande!”.
Si tratta di atteggiamenti da evitare, in quanto non sono di alcun aiuto per tuo figlio, anzi, rischiano di ferirlo e mortificarlo.
Attenzione!
Non ti sto dicendo che devi legittimare i suoi comportamenti scorretti.
Ma voglio incoraggiarti a “sfruttare” questa occasione per insegnargli che si può esprimere il proprio disappunto, senza essere necessariamente offensivi.
Puoi dirgli, con tono pacato e rassicurante (per quanto ti è possibile!): “Non mi piace questo modo sgarbato, prova a esprimere con un po’ di gentilezza quanto hai appena detto!”.
Ricorda: ciò che non deve mai mancargli, è la certezza che anche di fronte ai suoi sbagli, il tuo amore e la tua stima nei suoi confronti non verranno mai meno.
A questa età la paura più grande di un bambino è quella di perdere l’affetto dei suoi genitori, quando non si comporta nel modo che loro ritengono accettabile. Spesso, purtroppo, questa paura viene confermata proprio dalle reazioni di mamma e papà di fronte ai suoi errori, inducendolo paradossalmente a comportarsi peggio.
In fondo, più si ha paura di sbagliare, più si sbaglia.
Non prenderla sul personale
Rispondere male, urlare, opporsi sono manifestazioni che, il più delle volte, contraddistinguono momenti cruciali della crescita di tuo figlio. Rappresentano, infatti, il suo bisogno di affermarsi, di rivendicare la sua individualità rispetto a te.
E’ stato così a 2 anni, lo è adesso a 9 e lo sarà in adolescenza.
È del tutto normale e in linea con il suo sviluppo.
Sia da bambini che in età adulta il “no” è il modo più immediato per alzare muri fra sé e gli altri e mantenere le distanze. Perciò, è come se tuo figlio ti dicesse: “Io sono io e tu sei tu!”.
Ecco perché non devi offenderti, valutando il suo comportamento e il suo linguaggio alla lettera, anche se poco amorevoli nei tuoi confronti: “Non ti sopporto più, ti odio!”.
In realtà, dietro quelle parole così forti non c’è nulla di personale contro di te (lo dice ma non lo pensa!). Si cela, piuttosto, il suo bisogno di affermarsi e differenziarsi.
Non metterti in contrapposizione
Cerca in tutti i modi di evitare inutili battaglie.
Impara, invece, a “disinnescare”, a evitare di trasformare ogni momento di tensione con tuo figlio in una lotta a chi è il più forte, a chi ha più ragione.
La contrapposizione è un gioco molto pericoloso che ti porta inesorabilmente fuori pista.
È come versare benzina sul fuoco.
Perché “costringe” tuo figlio a mettersi sulla difensiva e a contrattaccare. Diventando ancora più oppositivo.
In realtà, queste sue “prove di forza” non sono altro che un modo per rassicurarsi, per rafforzarsi e dimostrare a se stesso e agli altri di avere le proprie idee.
Invece di contrapporti prova a negoziare, a stabilire limiti “fluidi” che gli diano la sensazione di avere qualche “via di fuga” (puoi anche accettare che invece di indossare quella maglia che gli hai appena regalato, preferisca mettere sempre la stessa e magari abbinarla con altri capi a suo piacimento!).
La base da cui partire se tuo figlio di 9 anni ti risponde male
I cambiamenti che contraddistinguono il periodo che va dai 7 ai 12 anni circa, richiedono all’adulto un capovolgimento nel modo di entrare in relazione con il bambino.
Perciò, se hai un figlio che sta attraversando questa nuova fase della sua vita sappi che è indispensabile che tu acquisisca nuove chiavi di lettura che ti aiutino a interpretare in modo corretto il suo comportamento.
Altrimenti la relazione con tuo figlio, tua figlia, rischierà di inasprirsi.
La conoscenza delle caratteristiche e delle esigenze tipiche di questo periodo dello sviluppo ti servirà ad adattarti meglio alle trasformazioni del suo temperamento e a favorire le sue potenzialità.
“Dobbiamo simpatizzare con questo ragazzino che è cambiato nel modo di vestire, ma anche nell’intimo della sua persona”. Maria Montessori
Questi cambiamenti non sono da temere, ma da valorizzare.
Le mamme e i papà che intraprendono i miei percorsi di Scuola Genitori affrontano questo nuovo capitolo della crescita dei loro figli con maggiore consapevolezza e sicurezza, perché si impadroniscono degli strumenti giusti per gestire in modo efficace le sfide di questo periodo.
Passano dall’essere genitori che perdono spesso la pazienza e si arrabbiano facilmente (col risultato di aumentare la ribellione dei propri figli) a diventare mamme e papà più sereni e accoglienti che riescono a fare breccia nella dura scorza dei loro figli oppositivi, riuscendo a farsi ascoltare, senza rinunciare a porre limiti e regole.
Se sei interessata/o a capire meglio come funziona tuo figlio, tua figlia in questa fase delicata della sua crescita e diventare il genitore calmo e autorevole di cui ha bisogno contattami compilando il form qui sotto.
Ascolterò le tue esigenze e insieme capiremo se il mio percorso di Scuola Genitori può rappresentare la risposta ai tuoi bisogni