“La stai rovinando! Io non ti ho mai permesso di rispondermi in questo modo!” dice tua madre con tono perentorio quando la tua bambina ti urla contro perché non le lasci guardare altri cartoni.
“Ma cosa vuoi che gli faccia un biscotto in più! Non ti sembra di esagerare?” interviene tuo suocero, amplificando notevolmente la lamentela di tuo figlio che ti chiede ancora biscotti dopo averne già mangiato cinque!
Così, se inizialmente il pensiero che ci fossero i nonni a darvi una mano nel crescere i vostri figli vi era di grande conforto, adesso, man mano che emergono le differenze tra il vostro modo di fare e il loro, si fa tutto più complicato.
E’ già abbastanza impegnativo fare i genitori, figuriamoci se i nonni cominciano a elargire consigli non richiesti e ad intromettersi nell’educazione dei vostri bambini, sminuendo il vostro ruolo genitoriale.
Le incomprensioni, i battibecchi, le insofferenze, i litigi sono a un tiro di schioppo!
D’altronde, i nonni sono stati anche genitori ed è per questo che per loro diventa quasi automatico continuare ad esserlo anche per i nipoti.
No, non voglio giustificarli.
Né tantomeno minimizzare la tua fatica nel gestire i loro sconfinamenti.
Ma la verità è che una mamma e un papà non smettono di essere genitori quando i figli crescono. Soprattutto quando diventano nonni.
Se è vero però, che avendo cresciuto uno o più figli, la loro esperienza rappresenta una grande risorsa per voi, questo non significa che hanno il diritto di interferire con il modo in cui crescete i vostri.
È una questione di delicato equilibrio che bisogna imparare a gestire con grande abilità.
Provare a farlo senza avere gli strumenti giusti sarebbe come mettersi alla guida di un’automobile senza avere la patente.
Ecco perché ho preparato alcuni suggerimenti che possono aiutarvi a prevenire potenziali disaccordi.
Come evitare le tensioni con i nonni? 3 consigli utili
- Esprimete in modo chiaro le vostre idee su come volete educare i vostri figli.
Al di là delle differenze di metodi e delle reciproche diffidenze è fondamentale chiarire in anticipo le vostre intenzioni.
Spiegate ai nonni come desiderate che vada fatta una cosa.
Questo per evitare possibili conflitti soprattutto per i vostri figli.
“I nonni si muovono sulle onde del passato, perfino della propria infanzia; i genitori guardano al futuro. In mezzo c’è il piccolo o la piccola. Per il loro bene è essenziale che tutti gli adulti che se ne occupano trovino tra loro un accordo, una modalità comune di intervento rispetto ai principali NO e SÍ”.
Grazia Honegger Fresco
Soprattutto nei primi anni della sua vita un bambino ha bisogno di regolarità e continuità.
Se deve rapportarsi con tante persone diverse, anche familiari, il rischio è che vada in confusione.
Per esempio, quando i nonni sono più permissivi o utilizzano un approccio molto diverso dai genitori. Nel tempo, di fronte a chi gli proporrà la strada più facile, non esiterà a preferirlo, diventando oppositivo con chi, invece, stabilisce limiti fermi e invalicabili.
2. Fate una lista delle regole imprescindibili.
Quando i genitori mi chiedono come gestire praticamente le divergenze sull’educazione dei figli, con i nonni, suggerisco sempre di creare un breve lista delle regole (due o tre, non di più) su cui non vogliono che si transiga. E di condividerla con loro.
Per esempio:
- non insistere se non vogliono mangiare;
- non lasciare guardare la TV a oltranza (definire il numero di cartoni/programmi da vedere);
- non promettere premi (“Se mangi tutte le verdure ti compro un gelato!”; “Se prendi buoni voti a scuola ti regalo soldi!”).
In tutto questo, è importante mantenere una certa flessibilità.
Mi spiego.
Se i vostri figli vedono sporadicamente i nonni, allora non fatene un dramma se qualche regola viene “trasgredita”. Si può anche soprassedere e accettare con serenità che a volte il nonno faccia di testa sua.
E allora va bene che si guardi qualche cartone in più, va bene che si mangino le caramelle. Per il resto del tempo, i limiti li porrete voi.
I bambini saranno in grado di capire che certe cose potranno farle solo con i nonni, di tanto in tanto.
Si tratta di eccezioni.
Diverso, se i vostri figli trascorrono maggior tempo con i nonni. In questo caso non si tratta della “trasgressione” una tantum, perciò, è fondamentale che i vostri genitori, così come i suoceri, siano coerenti con le vostre regole. Nella diversità dei due approcci è necessario che i bambini ritrovino molti punti in comune.
In ogni caso, i nonni dovrebbero essere sempre dalla parte di mamma e papà.
Avere la percezione che gli adulti intorno a loro sono coerenti nell’educare con amorevole fermezza, fa bene ai bambini, li aiuta a crescere. Perciò, una volta stabilite certe regole, non bisogna cedere.
I vostri figli devono sentire che tutti gli adulti sono d’accordo sulle questioni fondamentali.
3. Risolvete le divergenze in separata sede
I nonni possono non concordare sulle vostre scelte (sonno, alimentazione, vaccinazioni…), ma le decisioni spettano a voi e loro non sono autorizzati a sminuirvi agli occhi dei vostri bambini, in alcun modo, né con le parole né con i fatti: “Te lo compro io altrimenti tuo papà non ci pensa!”.
“Sono i genitori al centro della vita dei figli; loro, il vero punto di riferimento. Quindi la loro immagine non deve essere in alcun modo demolita”.
Grazia Honegger Fresco
Le critiche destabilizzano i vostri figli rendendoli insicuri, ed esasperano i rapporti tra voi adulti. Il rischio che si corre in queste situazioni, più emotive che razionali, è di controbattere in presenza dei bambini.
Niente di più sbagliato!
Se proprio è necessario rispondere mentre sono presenti i vostri figli, evitate di aprire una discussione, mordetevi le labbra, fate qualche respiro lento e profondo, lasciando cadere l’argomento o minimizzandolo. Potete dire “Ti ringrazio, ci penserò”, “Cercherò di capire se mi può essere utile”.
Non ribattete ad ogni cosa che non vi piace o da cui vi sentite provocati, perché così facendo amplificherete il disaccordo.
Cercate invece di chiarirvi in privato, mantenendo sempre una modalità comunicativa rispettosa, che non metta l’altro sulla difensiva: “Tu hai fatto, hai detto che…” .
Piuttosto esprimetevi in questo modo: “Forse sarebbe meglio fare così, non credi?”.
La giusta misura educativa
Come nel caso delle divergenze tra mamma e papà https://danielascandurra.com/ti-scontri-continuamente-con-il-tuo-partner-per-divergenze-sulleducazione-dei-vostri-figli-non-preoccuparti-succede-in-tutte-le-famiglie/ anche tra genitori e nonni l’aspetto più difficile è trovare la giusta “misura” educativa, che non faccia sentire i nonni “indesiderati” né voi genitori frustrati e delusi.
Ma soprattutto che abbia a cuore il bene dei vostri figli, al di là di regole e principi indiscutibili.
Essere genitori è come fare l’equilibrista.
Dovete prestare sempre molta attenzione ad ogni singolo passo, per evitare di cadere.
E se vi succede di non farcela è un attimo sentirvi inadeguata/o e non all’altezza della situazione.
Ma come per un vero equilibrista, per raggiungere quella performance impeccabile che permette di non scivolare dalla corda, è necessaria tanta palestra, tanto allenamento.
Essere un buon genitore significa saper gestire con grande equilibrio il rapporto, non sempre semplice, con i nonni. A questo proposito è necessario un esercizio quotidiano di consapevolezza che vi aiuti a riflettere su ciò che state facendo e come lo state facendo.
Senza lasciare spazio a reazioni impulsive e improvvisazioni che creerebbero soltanto dispiaceri e risentimenti tali da “intossicare” i rapporti e rendere infelici soprattutto i vostri figli.
Meglio lavorare sulla vostra capacità di accettazione delle divergenze e provare a gestirle in modo diverso: quello che fanno i nonni è davvero così grave? Mette in pericolo la crescita dei vostri figli?
In fondo, non è loro compito educarli.
Questo tocca a voi.
I nonni svolgono un altro ruolo, più leggero e giocoso. È “fisiologico” che di tanto in tanto vizino i nipoti e “trasgrediscano” qualche regola.
“I genitori guidano, insegnano. Sono la protezione e la legge, l’apprendimento quotidiano e la palestra per conquistare l’indipendenza”. I nonni, al contrario, rappresentano l’indulgenza”.
Grazia Honegger Fresco
Negare l’importanza della relazione tra nonni e nipoti. Quali le conseguenze?
Che vi piaccia o meno i nonni svolgono una funzione importantissima nella vita dei loro nipoti.
Negarlo significherebbe privare i vostri figli di un’esperienza fondamentale per la loro crescita.
È grazie ai nonni che i bambini scoprono che il mondo non è cominciato con la loro nascita o con quella dei genitori. I nonni rappresentano il legame con la storia, con le origini. Un punto di riferimento necessario della loro storia familiare.
Ma anche un grande supporto emotivo per i nipoti che crescendo possono trovare in loro ascolto, consolazione, complicità, risposte e soluzioni diverse ai loro bisogni.
Persone speciali a cui rivolgersi nei momenti di difficoltà, soprattutto nel periodo turbolento dell’adolescenza in cui i ragazzi hanno la “necessità” di allontanarsi fisicamente e psichicamente dai genitori.
Inoltre, proprio per la loro matura esperienza di vita i nonni possono insegnare ai nipoti come affrontare le sfide della vita in modo resiliente e saggio.
Grazie a loro i nipoti hanno anche l’opportunità di comprendere che i cambiamenti dovuti all’età o la malattia fanno parte inevitabile della vita.
Una vera e propria risorsa!
Nonostante questo, non sempre la relazione con i nonni sarà impeccabile.
Anche nel caso in cui nutrono un immenso affetto per voi e per i vostri figli; i nonni prima o poi vi daranno fastidio.
È la natura umana! Ci si ama, ma ci si infastidisce anche.
In quanto genitori, però, è importante far comprendere ai vostri figli come si risolvono i conflitti familiari. Altrimenti offrirete loro un esempio di intolleranza e insofferenza da cui impareranno che l’essere anziani è solo un peso.
Sappiate che un giorno i nonni sarete voi.
E avrete voglia di essere presenti con i vostri nipoti tanto quanto lo desiderano i vostri genitori adesso.
I “conflitti” con i nonni, per così dire, a volte sono dettati dalla difficoltà nostra come genitori, in primis, di avere chiare in mente le regole da stabilire con i nostri figli, è perfettamente normale che sia così.
D’altronde se non c’è una chiara mappa davanti a noi, quando agiremo sarà difficile spiegare agli altri la strada da seguire.
Spesso il problema quindi non sono i nonni in sè, ma il sistema di “regole” e principi che ci siamo o non ci siamo dati.
La confusione che attanaglia un genitore si riflette immediatamente su qualsiasi aspetto della crescita del figlio.
Per questo dopo aver insegnato nelle scuole, dopo essermi occupata di formazione pedagogica, ho deciso di mettermi al servizio dei genitori per aiutarli nel lavoro più difficile del mondo, essere, appunto, genitori.
Ho creato dei percorsi appositi di gruppo e individuali per chi vuole imparare a diventare un genitore fermo, autorevole, ma sempre calmo e dolce.
Se vuoi sapere se uno di questi percorsi fa al caso tuo, lasciami i dati, ti contatterò senza impegno alcuno e capiremo se posso aiutarti.