Diventare genitori e occuparsi della crescita dei propri figli è sicuramente una delle esperienze più coinvolgenti ed emozionanti che un uomo e una donna possano vivere!
Ma è anche vero che niente fa saltare gli equilibri di una coppia come il disaccordo sulle questioni educative.
Sarà capitato anche a te, come a tanti genitori, di trovarti a discutere con il tuo partner perché le vostre idee su come crescere i vostri figli, a un certo punto, si sono rivelate profondamente diverse. Come il giorno e la notte!
Alcuni esempi:
- Tu ritieni importante fissare delle regole su quanto tempo la vostra bambina potrà trascorrere davanti alla TV, ma per la/il tua/o compagna/o non è necessario. In fondo sono solo cartoni, che male potrebbero farle?!
- Per te sarebbe ora di spostare il vostro piccolo nella sua cameretta, tua moglie/tuo marito continuerebbe, invece, a tenerla nel lettone. Non ci rimarrà mica fino all’università!
- Alla fine della primaria, tuo figlio chiede ancora di essere aiutato a prepararsi lo zaino per il giorno dopo. Tu vorresti che a 10 anni fosse un po’ più autonomo, mentre per la/il tua/o compagna/o è il caso di soprassedere. Non gli rovinerete di certo la vita se qualche volta gli preparerete lo zaino. Le questioni importanti su cui concentrare le vostre energie sono altre!
Ti suona familiare quello che hai appena letto?
Non ti preoccupare. Succede in tutte le famiglie!
Cerchiamo di ragionare insieme.
Innanzitutto, devi sapere che il passaggio da coppia a famiglia, non è dei più semplici.
Bisogna ricercare un nuovo equilibrio.
Se prima si trattava “soltanto” di trovare un compromesso tra i tuoi bisogni e quelli del tuo partner, da quando ci sono i figli sono le loro necessità a passare in primo piano. Un cambiamento nel vostro rapporto che può facilmente sfociare in malumori e disaccordi.
Del tutto normale!
Seppur affiatati siete sempre due persone distinte, con due caratteri e due modi differenti di intendere la genitorialità.
Non solo.
Tra i motivi per cui spesso l’educazione dei figli divide la coppia, fa la sua parte anche la quotidianità.
Mi spiego.
Tanti genitori che si rivolgono a me raccontano, per esempio, che ce la mettono tutta per stabilire regole precise in casa con i bambini:
- i giochi che non si usano più si rimettono a posto
- non si salta sul divano
- non si mangia davanti alla TV
ma poi rientra il partner e rende vani tutti gli sforzi, lasciando che i figli facciano quello che vogliono.
Non per cattiveria, sia chiaro!
Dopo una giornata lontano dalla famiglia un genitore non ha voglia di fare il guastafeste: “Metti a posto!”, “Non correre!”, “Non urlare!”, “Smettila di guardare il cellulare!”.
Vuole solo recuperare il tempo “perso” e godersi i figli!
Ma c’è un altro motivo che mette in disaccordo le mamme e i papà sulle questioni educative e va rintracciato nella storia d’infanzia di ciascuno. Cresciamo i figli in base a come siamo stati educati. Indipendentemente da quanto vogliamo discostarci dall’approccio che abbiamo sperimentato o replicarlo, il nostro ruolo di genitori è contrassegnato da questo “bagaglio”.
Purtroppo sono rare le volte in cui i modelli educativi interiorizzati dai due partner si allineano perfettamente.
Il più delle volte succede che tu sei il genitore severo che fa rispettare le regole e pretendi l’ubbidienza e il tuo partner è quello buono, che lascia correre, che non alza mai la voce ed è persino più divertente!
O viceversa.
Risultato?
Di fronte ai malumori causati dalle vostre divergenze i vostri figli penseranno di essere la causa di queste tensioni.
Devi sapere che, per molto tempo (indicativamente fino ai 9/10 anni), i bambini non hanno ancora sviluppato le competenze per valutare “obiettivamente” il comportamento altrui. Perciò, nel bel mezzo di una situazione conflittuale tra mamma e papà, se ne sentono responsabili. Credono che tutto ciò accade perché loro sono stati cattivi.
Non solo.
Senza una linea educativa condivisa i vostri figli si sentiranno insicuri e confusi: “Chi ha ragione, mamma o papà?”, “Chi devo ascoltare tra loro due?”.
A questo punto, non faranno altro che trarre vantaggio dalle situazioni che corrispondono di più a ciò che vogliono. E senza esserne consapevoli, si schiereranno dalla parte del genitore più accondiscendente.
Certo, è normale che i genitori discutano tra loro di tanto in tanto. Anzi, sarebbe davvero strano se una coppia non avesse mai opinioni divergenti su come educare i bambini.
Non è affatto una brutta cosa se qualche volta non ti trovi d’accordo con il tuo partner sulle questioni educative.
Piuttosto
- Dedicate il vostro tempo, soprattutto se ne avete poco, a parlare tra di voi più che a giocare con i vostri figli (si hai letto bene!). Raccontatevi come siete stati educati, cosa vorreste mantenere di quell’approccio e cosa invece vorreste cambiare. Condividete le vostre preoccupazioni senza timori. È solo parlandone che eviterete ulteriori scontri.
- Non date spazio alla logica del “vinco io perdi tu”. Non c’è un approccio migliore e uno peggiore. Invece di concentrare le vostre energie su chi ha torto e chi ha ragione, accusandovi reciprocamente di non essere in grado di educare i figli, focalizzatevi sui loro bisogni. Cosa vi stanno dicendo con il loro comportamento? Cosa potete fare insieme per aiutarli ad affrontare e gestire al meglio quella determinata situazione? In fondo il tuo partner ama i tuoi figli, così come te. Anche se il suo stile educativo differisce dal tuo, nasce comunque da un intento amorevole.
- “Sedendovi a tavolino”, pianificate una formula educativa adatta alla vostra coppia, da mantenere anche nelle situazioni più complesse e faticose. Iniziate identificando gli aspetti educativi su cui siete d’accordo, per ridurre al minimo la possibilità di screditarvi davanti ai vostri figli. Potreste partire da regole che entrambi ritenete imprescindibili. Come quelle, per esempio, che hanno a che vedere con la loro sicurezza – non si corre per casa, si usa il casco per andare in bicicletta… Fino a comprenderne altre che per voi sono assolutamente indiscutibili: quanto tempo possono dedicare ai videogiochi, quando devono essere svolti i compiti…. La coerenza delle vostre strategie è indispensabile perché i vostri figli sappiano cosa aspettarsi da entrambi.
Attenzione però.
Rispetto a questo ultimo punto sappi che non si tratta di un semplice scambio di opinioni.
Dovete essere disponibili a lasciare andare le vostre convinzioni su come dovrebbero essere educati i bambini, per fare spazio all’altro punto di vista.
Occorre che siate disponibili a cambiare, a lasciare la vostra zona di confort, abbandonando comportamenti conosciuti e padroneggiati che condizionano l’efficacia del vostro stile educativo.
Se in questo momento per te e il tuo partner è difficile trovare un terreno comune in alcune aree e scendere a compromessi in altre, potrebbe esservi di aiuto un professionista che vi guidi nella giusta direzione, verso una soluzione in cui entrambi possiate sentirvi soddisfatti.
Un po’ come fa una guida di montagna: non si sostituisce, non elimina la fatica, ma conosce il sentiero e sa quando è opportuno fermarsi, dove ci si può dissetare e qual è il percorso meno impervio.
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Ti contatterò e fisseremo una call gratuita durante la quale potrai espormi i tuoi bisogni. Sarà mia premura capire se i miei percorsi sono adatti a te