PER ESSERE OGNI GIORNO LA MIGLIORE VERSIONE DI TE STESSO COME GENITORE
Il 2022 è alle porte e se sei un genitore, è molto probabile che nella lista degli obiettivi che ti proponi di raggiungere con il nuovo anno ci sia anche il proposito di diventare un genitore migliore.
Da due anni a questa parte la pandemia ha fatto terra bruciata su tante delle nostre certezze, obbligandoci a cercare nuovi equilibri in molti aspetti della nostra vita. E quella della relazione con i figli risulta essere un’area di miglioramento particolarmente presa in considerazione. Come ho già scritto in un altro articolo – https://danielascandurra.com/la-pandemia-e-la-calma-perduta/ – se essere genitori non è mai stata una passeggiata, la pandemia non ha fatto altro che rendere ancora più complesso il lavoro educativo di mamma e papà. Ha spinto sull’acceleratore delle fatiche già esistenti.
Quale momento migliore, allora, se non adesso, per definire alcuni punti di attenzione su cui concentrarti nei prossimi 12 mesi?
Ne ho preparati 5 per te!
SUGGERIMENTI PRATICI PER AFFRONTARE IL NUOVO ANNO
LIBERATI DALLE CONVINZIONI LIMITANTI
Chiediti quotidianamente cosa sei abituata/o a osservare nel tuo bambino. Se continui a focalizzarti solo sugli aspetti che ritieni faticosi o sulle sue mancanze, sappi che in questo modo non fai altro che “fissare” e “strutturare” questo tipo di realtà. Ti ritroverai, perciò, ad avere sempre quei problemi e a lamentarti continuamente di quelle difficoltà. Se sei convinta/o che tuo figlio sia solo un bambino ostinato, poco collaborativo, che non ascolta, che non si sa controllare, che sceglie intenzionalmente di comportarsi male, forse ti occorre una nuova chiave di lettura, che ti aiuti a mantenere il tuo focus solo su ciò che di positivo vuoi potenziare nel tuo bambino.
Ricorda che le percezioni create al di fuori della consapevolezza generano, inevitabilmente malintesi, pregiudizi, incomprensioni.
La buona notizia è che il nostro cervello è talmente plastico che possiamo “programmarlo” per vedere le cose diversamente. Bisogna solo allenarlo.
“Che cosa cerchiamo realmente in un bambino? Quasi sempre siamo alla ricerca di errori e non solo di quelli che ha fatto, ma anche di quelli che potrebbe fare. L’unica cosa che possiamo fare veramente è cambiare il nostro atteggiamento nei riguardi del bambino, amarlo di un amore che crede nella sua personalità e nel fatto che egli è buono, un amore che non vede i suoi difetti, ma le sue virtù, che non lo reprime ma lo incoraggia e gli dà libertà”. Maria Montessori
ACCETTA I TUOI FIGLI PER QUELLO CHE SONO E NON ATTRAVERSO IL FILTRO DELLE TUE ASPETTATIVE
Quando diventiamo genitori è normale nutrire delle aspettative nei confronti dei nostri figli, su come dovrebbero comportarsi, di quali amici dovrebbero circondarsi, come dovrebbero vestirsi, quali studi dovrebbero intraprendere…
Ma perché queste attese non siano di ostacolo alla loro crescita, dobbiamo stare attenti a non aggrapparci morbosamente ad esse. E’ necessario, perciò, ricordarci che sono solo pensieri, caricati di forti emozioni. E non sempre realistici e adeguati a chi sono veramente i nostri bambini.
Essere capaci di lasciare perdere le aspettative che non aiutano i nostri figli a crescere bene e rischiano di distruggere la loro serenità è un atto di grande consapevolezza e amore nei loro confronti. Fai attenzione e chiediti, giorno per giorno, se le attese che nutri verso i tuoi figli sono rivolte a colmare i tuoi vuoti o a compensare i tuoi desideri. Se è così, impegnati a prenderti cura di queste antiche ferite, senza delegarle ai tuoi bambini. “Chiedete a vostro figlio solo ciò che è in grado di darvi”. Maria Montessori
SII UN BUON MODELLO PER I TUOI FIGLI
Quali sono i tuoi comportamenti e automatismi quotidiani? Sono coerenti con gli atteggiamenti che desideri vedere nei tuoi figli? Se vuoi che si comportino bene, siano empatici, non urlino, siano fiduciosi, sereni allora non hai vie di scampo: devi esserlo tu stessa/o per prima/o!
I bambini possiedono un meccanismo cerebrale che assorbe senza filtri e si struttura a partire da tutto ciò che vivono e percepiscono nell’ambiente in cui sono immersi. “Il bambino crea la propria carne mentale usando le cose che sono nel suo ambiente” (Maria Montessori).
Come in uno specchio i figli ci restituiscono quotidianamente tutto ciò che gli abbiamo insegnato, il più delle volte senza accorgercene, semplicemente vivendo al loro fianco. Perciò, ricorda: i tuoi atteggiamenti e comportamenti preannunciano i loro, proprio per questo devono essere esemplari!
EDUCA A LUNGO TERMINE
“Nella concezione di Maria Montessori, l’educazione non è solo un episodio della vita: essa dovrebbe cominciare con la nascita e durare così a lungo come la vita stessa. L’educazione è concepita da lei non soltanto come una «trasmissione di cultura», ma piuttosto come un aiuto alla vita in tutte le sue espressioni”. Mario Montessori
Siamo così abituati ad andare di fretta, a lottare contro il tempo che ci risulta molto difficile comprendere che la crescita dei nostri figli è caratterizzata dalla lentezza. Ci lasciamo, invece, ossessionare costantemente dal bisogno di raggiungere, i tempi brevi, risultati tangibili e concreti. Così, se i nostri bambini piangono ancora disperatamente quando andiamo a prenderli a casa dei loro amici o non hanno ancora imparato a riordinare la stanza dopo aver giocato, o fanno “orecchie da mercante” quando gli diciamo che la cena è pronta e devono raggiungerci a tavola, ci assale lo sconforto.
Sappi che occorre tempo per lo sviluppo e che ci vogliono almeno 25 anni perché i nostri figli consolidino quelle abilità che permettono loro di gestire e controllare i propri impulsi e le proprie emozioni e di essere consapevoli delle conseguenze delle proprie azioni. Sii paziente con il ritmo lento con cui si sviluppa il loro cervello.
Se desideri che crescano sereni, responsabili e riescano bene in quello che fanno, devi sapere che non esistono scorciatoie. Così come per tutti gli eventi che caratterizzano il nostro vivere quotidiano. Anche per la realizzazione di una semplice ricetta è fondamentale attendere il tempo “necessario”.
I grandi risultati si ottengono sempre grazie alla pazienza, alla costanza e soprattutto al duro lavoro.
Forse, per un lungo tempo ti sembrerà di non vedere i frutti del tuo grande impegno, della tua devozione, della tua perseveranza. Non mollare!
Come ci ricorda il grande P. C. Racamier “L’Io lavora nel tempo”. Il tuo Io di genitore, perche tu possa crescere e raggiungere la migliore versione di te stesso, e quello del tuo bambino che sta ancorando solide radici nel terreno che gli stai offrendo, per prepararsi all’adulto che sarà.
PRENDITI CURA DI TE PERCHE’ GENITORI FELICI CRESCONO FIGLI FELICI
Il più grande dono che possiamo fare ai nostri figli è il nostro sé più autentico e questo comporta una crescita continua nella conoscenza di noi stessi e nella consapevolezza.
Chiediti costantemente che tipo di genitore sei con te stessa/o, con le tue fragilità, con i tuoi bisogni, con i tuoi desideri, con il tuo bambino interiore, perché è solo in questo modo che potrai comprendere quanto puoi essere di aiuto ai tuoi figli. Essere madri e padri cambia la nostra coscienza, ci aiuta a costruire un senso di noi più ampio, richiede un lavoro su di sé così potente da far emergere la parte più autentica di noi, la nostra anima.
Ma per permettere che essa spicchi il volo è necessario fare il vuoto dentro di noi, liberarci da tutto ciò che nel passato ci ha ferito e ha soffocato i nostri sentimenti, dalle prigioni mentali che in qualche modo ci siamo costruiti, e assumere un approccio educativo che corrisponda all’anima dei nostri figli. E’ solo ritrovando la parte migliore di noi stessi che potremo permettere ai nostri figli di scoprire e sviluppare la loro.
“Fino ad ora, noi ci siamo interessati quasi esclusivamente al mondo esterno (…). Ebbene, ora, dobbiamo voltarci di nuovo verso l’anima umana. Anche lei contiene dei tesori nascosti, delle energie sconosciute, dei segreti che attendono di rivelarsi. E, dall’anima umana, otterremo il più grande miracolo e il più urgente: quello di migliorare l’umanità”. Maria Montessori
In questo nuovo anno che ti aspetta ricordati spesso di concederti tempo per te: leggi un libro, leggilo lentamente parola per parola, soffermati a guardare dalla finestra la gente che passa, metti via il cellulare per qualche ora, parla a lungo con un amico, molla la presa, allenta il controllo e lascia, ogni tanto, che le ore e i minuti scorrano via, senza meta. Prendi te stessa/o davvero sul serio!
E PER FINIRE RICORDA CHE…
non esistono formule magiche per essere “bravi” genitori, sempre comprensivi, pazienti, calmi. È molto difficile mantenere questi atteggiamenti quando il comportamento dei nostri figli ci provoca emozioni forti e intense.
Oggi la scienza conferma che il cervello del bambino è addirittura programmato per funzionare meglio quando la relazione con i propri genitori non è sempre in sintonia. Esiste una “regola dei terzi” che gli studiosi associano a un tipo di attaccamento più sicuro e addirittura a una maggiore resilienza nei bambini. Questa “regola” prevede che la relazione tra genitori e figli attraversi cicli regolari di accordo, disaccordo e riparazione. Una relazione che rischia di venire compromessa quando le mamme e i papà sono troppo spesso non in sintonia con i propri figli o addirittura troppo spesso in sintonia con loro.
Quindi…il segreto per essere un buon genitore, un genitore “quasi” perfetto, risiede nello sforzo di comprenderci meglio, di fare chiarezza su noi stessi, per guadagnare più consapevolezza nella relazione con i nostri figli.
Non dobbiamo avere timore: le imperfezioni fanno parte del nostro essere genitori e i nostri figli cresceranno bene anche guardando ai nostri difetti e alle nostre mancanze!
Contattami se hai bisogno di approfondire qualche aspetto di questo articolo – info@danielascandurra.com